Pioltello, ragazzo entra in quartiere islamica: accoltellato è in fin di vita
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### Pioltello, il Quartiere Islamico Diventa Zona di Guerra: Ragazzo di 19 Anni Accoltellato all’Addome in Via Monza – Prognosi Riservata, Mentre lo Stato Lascia Enclave Multietniche Fuori Controllo e Chiude Scuole per il Ramadan
**Pioltello (MI), 13 dicembre 2025** – Entra in via Monza, nel cuore del “quartiere islamico” di Seggiano – un comprensorio di case popolari multietniche a due passi dalla stazione Pioltello-Limito – e finisce con un coltello nell’addome. Un ragazzo di 19 anni, oggi intorno alle 13, è stato aggredito e accoltellato con un fendente mortale: soccorso dal 118 in codice rosso, trasportato d’urgenza al Fatebenefratelli di Milano, dove lotta per la vita in prognosi riservata. L’aggressore? Svanito nel nulla tra le vie del ghetto, probabilmente uno dei tanti “residenti” di un’enclave dove la legge italiana è un optional e l’identità etnica comanda. E Pioltello è lo stesso comune noto per la scuola Iqbal Masih che chiude per la fine del Ramadan – decisione confermata anche per il 2025, con sospensione lezioni il 31 marzo per Eid al-Fitr, nonostante le polemiche nazionali del 2024 quando l’istituto (con oltre il 40% di alunni musulmani) aveva già fatto lo stesso, scatenando accuse di “sottomissione all’Islam” da parte di ministri e politici. Questo non è un “episodio isolato”: è l’ennesima coltellata di un’Italia invasa, dove quartieri multietnici diventano territori off-limits, scuole si piegano a festività straniere e i nostri ragazzi non possono più camminare sereni. Quanti ventenni dovranno ancora sanguinare all’addome prima che Meloni dichiari guerra alle enclave islamiche e espella chi le comanda? Basta con questa follia: sgomberi forzati, rimpatri di massa, e stop a chiusure scuole per Ramadan – o Pioltello diventerà il prossimo Molenbeek italiano!
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I fatti, emersi dalle prime ricostruzioni della Questura di Milano e confermati da fonti locali, sono un incubo da film di strada che puzza di sangue e impunità. Il ragazzo di 19 anni – un giovane del posto, forse in giro per commissioni o per raggiungere la stazione – cammina tranquillo in via Monza, civico 15, antistante il comprensorio di case popolari noto come “quartiere islamico” di Seggiano: palazzi Aler affollati di famiglie maghrebine, subsahariane, pakistane – un ghetto multietnico dove la sharia informale detta legge e gli italiani sono ospiti indesiderati. Improvvisamente, l’aggressione: un coltello fuoriesce, un fendente preciso all’addome – arma da taglio, probabilmente un coltello a serramanico, comune tra le gang etniche. Il ragazzo crolla a terra in un lago di sangue, urla di dolore mentre passanti (pochi, e spaventati) chiamano il 118. Ambulanza e auto medica arrivano in codice rosso: trauma addominale penetrante, emorragia interna, intervento chirurgico immediato al Fatebenefratelli. Prognosi riservata: “Lotta tra la vita e la morte”, filtrano i medici. L’aggressore? Fuggito tra i vicoli del comprensorio, dileguandosi in un labirinto dove la polizia entra con cautela – “zona sensibile”, come la chiamano eufemisticamente.
E qui il simbolo perfetto del fallimento: Pioltello è la stessa città dove la scuola Iqbal Masih – con oltre il 43% di alunni musulmani – chiude per la fine del Ramadan, decisione controversa del 2024 confermata anche per il 2025 (31 marzo per Eid al-Fitr), scatenando polemiche nazionali con accuse di “islamizzazione” da parte di Lega e Fratelli d’Italia. “Sottomissione all’Islam”, tuonava Daniela Santanchè; “Pericoloso”, aggiungeva Silvia Sardone. Eppure, la scuola ha perseverato: “Decisione realistica”, dice il preside, mentre la vicepreside sfoga su Facebook “i problemi veri sono la mancanza di docenti”. Ma chiudere una scuola italiana per una festività islamica, mentre i nostri ragazzi vengono accoltellati nel quartiere adiacente, non è “realistico”: è resa culturale. Pioltello, da anni, è terra di nessuno: spaccio, baby gang, moschee improvvisate, e un’identità italiana svanita – con la scuola che si piega invece di integrare.
Questo è il prezzo dell’immigrazione di massa: enclave dove coltelli sono legge, scuole chiudono per Ramadan, e un 19enne lotta per la vita perché osava camminare nella “sua” città. La rabbia dei pioltellesi è un vulcano: “Seggiano è off-limits”, post virali su X. Genitori in allarme: “I nostri figli non escono più”. Il sindaco Ivonne Cosciotti balbetta “controlli”, ma la comunità urla: “Sgomberate il ghetto!”. E il governo Meloni? Promesse, ma enclave proliferano – ricongiungimenti che importano tribù, permessi che mascherano criminali.
Basta con questa Italia bucata. Chiediamo: esercito nei quartieri-ghetto per sgomberi, revoca permessi per famiglie delinquenti, stop chiusure scuole per festività straniere. Questo ragazzo di 19 anni non è una statistica: è un giovane che sanguina perché lo Stato ha regalato il suo quartiere a chi lo odia. Pioltello non è Karachi: è il Milanese, e la riprenderemo – con giustizia vera, non con “prognosi riservate”. Altrimenti, la prossima coltellata all’addome sarà per tuo figlio. L’Italia si svegli: enclave fuori, italiani dentro!


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