Automobilista Tirato Fuori dall’Auto e Massacrato da un Immigrato

**Carpi (MO), 14 dicembre 2025** – Un semplice gesto: “Andare piano”, un cenno della mano per segnalare una curva pericolosa.
Risposta? Un giovane straniero – massimo 30 anni, alla guida di una Nissan nera con targa francese – inchioda, scende, apre la portiera dell’auto della vittima, lo trascina fuori, lo butta a terra, lo colpisce al volto, gli strappa la giacca. Un 65enne italiano, carpigiano doc, finisce al Pronto Soccorso del Ramazzini con il volto tumefatto, la dignità calpestata, e la moglie che corre a salvarlo mentre due ragazzi intervengono per dividere i due. L’aggressore? Risale in macchina e fugge sgommando verso il centro, dileguandosi come un fantasma. Questo non è un “litigio stradale”: è l’ennesima aggressione tribale di un immigrato che vede un “no” italiano come un affronto da lavare col sangue. E a Carpi – la stessa città dove baby gang straniere seminano terrore – lo Stato arriva dopo, con la Polizia Locale che prende deposizioni mentre il predatore è già lontano. Quanti “andare piano” dovranno ancora costare sangue italiano prima che Meloni chiuda i rubinetti e espella questi violenti al primo gesto? Basta con questa Italia che protegge gli aggressori stranieri e lascia i nostri anziani a terra!

I fatti, emersi dalle testimonianze oculari e confermati dalla Polizia Locale di Carpi, sono un incubo da strada che puzza di impunità importata. Erano le 11:40 di sabato 14 dicembre, via Mentana – arteria trafficata verso viale Nicolò Biondo, colonna di auto in attesa. Il 65enne, alla guida della sua auto con la moglie accanto, è fermo in fila quando una Nissan nera con targa francese sbuca a tutta velocità da viale Biondo, curva stretta rischiando lo scontro frontale. Lui, spaventato, fa un gesto universale: “Andare piano”, mano aperta per segnalare prudenza. Il giovane straniero – descritto come massimo 30 anni, carnagione scura, aria aggressiva – inchioda di colpo. Scende furioso, si dirige verso l’auto della vittima: finestrino aperto, pugno in pieno volto. Non contento, apre la portiera, trascina fuori il 65enne, lo butta a terra, lo colpisce mentre lui cerca di difendersi. La giacca strappata, spinte, sberle – una colluttazione che dura secondi eterni. La moglie urla, corre in soccorso; due ragazzi dalla macchina dietro intervengono, dividendo i due e mettendo in sicurezza l’aggredito. L’aggressore, visto il caos, risale in Nissan e fugge sgommando verso il centro. Testimoni sotto choc: “Sembrava posseduto, ha reagito per un gesto normale come se fosse un insulto mortale”.

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La Polizia Locale arriva subito: deposizioni da tre testimoni, compreso l’oculare che ha raccontato tutto a *Gazzetta di Modena*. La vittima al Ramazzini: traumi al volto, contusioni, prognosi di alcuni giorni – ma il terrore psicologico è irreversibile: “Non guiderò più tranquillo”, confida la moglie. L’aggressore? Svanito, con targa francese che complica le ricerche – probabilmente un “transfrontaliero” o un irregolare in giro per l’Emilia. E Carpi? La stessa città dove baby gang straniere pestano e rapinano al parco della Memoria, con un ragazzo che non va più a scuola per paura. Qui, un 65enne a terra per un “andare piano”.

Questo non è “un litigio”: è violenza importata, machismo tribale che vede un gesto italiano come sfida da punire. Il giovane straniero – probabilmente maghrebino o subsahariano, con targa francese per sfuggire controlli – ha reagito come in una cultura dove il “no” è affronto. E lo Stato? Polizia Locale che arriva dopo, indagini lente, mentre lui fugge. A Correggio, sei indagati (minorenni e maggiorenni) per rapina con pestaggio; a Firenze, quattro tunisini rapinano con cacciavite; a Brescia, egiziano cinghia passanti. Dodici stupri in due giorni, aggressioni seriali – e a Carpi, un anziano a terra per un gesto di prudenza.

Basta con questa Italia indifesa.

Automobilista Tirato Fuori dall’Auto e Massacrato da un Immigrato ultima modifica: 2025-12-14T17:00:49+00:00 da V