Maranza distruggono addobbi e albero: vogliono cancellare il Natale
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### Romano Sotto Assedio dei “Maranza”: Addobbi Natalizi Distrutti, Auto Sfondata – Non “Ragazzate”, Ma l’Invasione Regolare che Porta Violenza Islamica nelle Nostre Feste!
Romano di Lombardia (Bergamo), 14 dicembre 2025. La notte tra venerdì e sabato, mentre la città si preparava alla festa di Santa Lucia con alberi di Natale illuminati e decorazioni festive nel centro storico, un branco di “maranza” ha seminato il caos: alberi sradicati, tavoli esterni di bar rovesciati, addobbi strappati, e persino il parabrezza di un’auto sfondato. Residenti svegliati dal rumore: almeno due maranza visti fuggire dopo l’allarme. Carabinieri al lavoro, telecamere comunali al vaglio. Il sindaco Stefano Gafforelli non usa giri di parole: “Non chiamiamole ragazzate. È un’offesa a tutta la comunità”.
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Giusto, sindaco: non sono “ragazzate”. Sono atti di guerra culturale, il frutto avvelenato dell’immigrazione regolare che pompa migliaia di giovani maschi da Paesi islamici – Marocco, Tunisia, Albania musulmana, Pakistan – con decreti flussi da 500.000 ingressi triennali (70% OCI). Questi “maranza” non sono italiani ubriachi per tradizione: sono figli o importati diretti di un sistema che li fa arrivare legali, li integra a metà, e li lascia liberi di distruggere le nostre feste cristiane.
A Romano, città tranquilla con 20.000 abitanti e 10-12% stranieri (ISTAT 2025), il centro storico era illuminato per Natale – simbolo della nostra identità. Ora? Alberi a terra, decorazioni strappate: messaggio chiaro – il Natale cristiano dà fastidio. Come a Savona (no presepe in Comune, 12 dicembre), Reggio Emilia (Gesù cancellato dai canti), San Gimignano (presepi devastati). Pattern: dove arrivano flussi regolari OCI, le nostre tradizioni diventano bersaglio.
Questi “maranza”? Giovani maschi 18-30, spesso regolari con permessi lavoro o ricongiungimenti, ubriachi sì, ma con mentalità dove la violenza è “divertimento” tribale. Abuso alcol? Scusa: in Paesi OCI è haram, ma qui lo usano per sfogare odio represso. Carabinieri indagano, ma quanti casi finiscono in nulla? Come stupri gruppo ancora impuniti (Giugliano-Roma, 13 dicembre), mazze a Latina (12 dicembre).
Sindaco Gafforelli ha ragione: “Offesa alla comunità”. Ma la comunità è italiana, cristiana – non multiculturale forzata.
Urgente: azzerare immigrazione regolare islamica. Zero permessi OCI, stop ricongiungimenti, remigrazione maschi militanti. Altrimenti, Natale 2026? Non addobbi distrutti, ma chiese in fiamme.
Romano è monito: le “ragazzate” diventano guerra quando importiamo chi odia le nostre feste.
Basta flussi. Ora. O Santa Lucia piangerà sangue.


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