Violenze maranza contro italiani: rapine, pestaggi e umiliazioni
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### Brescia, il Clan “069” di Seconda Generazione: Rapine, Pestaggi e Umiliazioni a Minorenni e Disabili – Nuovi Italiani e Stranieri Uniti nell’Odio per l’Italia che Li Ha Cresciuti
**Brescia, 15 dicembre 2025** – “069”: un codice che suona come una gang americana, ma è il marchio di fabbrica di un sodalizio criminale nato e cresciuto nella Val Trompia, dove ragazzi di 15-21 anni – italiani e stranieri, molti di seconda generazione – hanno terrorizzato minorenni e disabili con rapine, pestaggi, estorsioni, minacce e umiliazioni per anni. Lunedì 15 dicembre, i Carabinieri di Gardone Val Trompia hanno eseguito 8 misure cautelari (3 in comunità, 5 ai domiciliari) contro minorenni all’epoca dei fatti, più 17 perquisizioni su altri indagati. Reati? Violenza gratuita su vittime vulnerabili – un disabile picchiato per “divertimento”, un minorenne rapinato del telefono con coltello alla gola, atti persecutori per “rispetto”. Ma il vero scandalo è questo: molti di questi “069” sono figli di immigrati, nati qui, cresciuti con le nostre scuole, i nostri soldi, la nostra “integrazione” – e odiano l’Italia più dei loro padri appena sbarcati. Non si sentono italiani: si sentono “altro”, superiori, autorizzati a rapinare e umiliare chi considerano debole. Questo non è “bullismo giovanile”: è il fallimento totale dell’immigrazione di seconda generazione, che produce nemici interni invece di cittadini. Basta con i ricongiungimenti familiari che importano intere tribù per creare gang etniche: abrogateli ora, o la Val Trompia diventerà il Bronx italiano!
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I fatti, emersi dalle indagini della Stazione CC di Villa Carcina coordinate dalla Procura per i Minorenni di Brescia, sono un bollettino di guerra che puzza di impunità cresciuta in casa. Dal settembre 2022 al marzo 2025, il clan “069” – non verticistico, ma unito dall’odio per i “deboli” – ha seminato terrore a Villa Carcina, Sarezzo e Concesio: minorenni circondati e rapinati, disabili picchiati per “scherzo”, estorsioni con minacce “o paghi o ti spacchiamo”. Vittime scelte apposta: ragazzi soli, persone con disabilità – “perché non reagiscono”, come emerge dalle intercettazioni. Armi? Coltelli a serramanico, oggetti atti a offendere. Metodo? Aggressioni di gruppo, video sui social per vantarsi, “rispetto” imposto con la paura. Lo scorso settembre, 7 maggiorenni già finiti in carcere (condanne da 2 a 8 anni a maggio 2024); ora, i minorenni all’epoca – 8 cautelari e 17 perquisizioni – chiudono il cerchio. Ma il clan era misto: italiani e stranieri, molti di seconda generazione – figli di immigrati maghrebini, subsahariani, dell’Est – cresciuti insieme nelle nostre scuole, ma uniti dall’odio per l’Italia “debole”.
Questo “069” non è un gruppo di “ragazzi sbandati”: è il prodotto tossico dell’immigrazione di massa e dei ricongiungimenti familiari, che portano intere famiglie da paesi con culture tribali e li lasciano crescere in enclave dove l’identità italiana è un insulto. Nati qui, parlano italiano perfetto, frequentano le nostre scuole – e poi formano gang che rapinano disabili per “divertimento”. Non si integrano: si radicalizzano contro di noi. A Brescia, come a Parma dove baby gang cantano “Siamo stranieri, non italiani”; a Treviso dove massacrano quattro ragazzi; a Correggio dove un ragazzo non va più a scuola per paura. Seconda generazione: la bomba a orologeria che i buonisti ci hanno venduto come “futuro multiculturale”. Ma il futuro è questo: minorenni italiani umiliati, disabili pestati, e un clan “069” che ride sui social.
La rabbia della Val Trompia esplode: “Queste gang sono il frutto dell’immigrazione incontrollata”, tuona un genitore a *BresciaToday*. Residenti: “Non usciamo più dopo le 18”. Il sindaco di Gardone Val Trompia promette “controlli”, ma la comunità urla: “Abrogate i ricongiungimenti!”. E il governo Meloni? Promesse di “stop”, ma seconde generazioni proliferano – figli di immigrati che odiano l’Italia che li ha nutriti.
Basta con questa fabbrica di nemici. Chiediamo: abrogazione ricongiungimenti familiari, revoca cittadinanza per reati gravi a seconde generazioni, pene adulte dai 16 anni per gang. Questo clan “069” non è “giovanile”: è etnico, anti-italiano, e lo Stato lo ha cresciuto. Brescia non è il Bronx: è la Leonessa, e la riprenderemo – senza seconde generazioni che ci odiano. Altrimenti, il prossimo “069” sarà nel tuo quartiere. L’Italia si svegli: integrazione impossibile, espulsioni ora!
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