Governo espella l’imam pro-Hamas ad ogni costo
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### L’Imam Pro-Hamas Shahin Libero: La Magistratura Anti-Italiana Dichiara Guerra alla Sovranità – Espellerlo a Ogni Costo!
Torino, 16 dicembre 2025. Mohamed Shahin, imam radicale di San Salvario, predicatore di odio contro Israele e Occidente, espulso dal ministro Piantedosi per l’esaltazione della strage islamista del 7 ottobre e collegamenti pericolosi con l’islam estremista, è libero. La Corte d’Appello di Torino – quelle toghe rosse che si credono al di sopra della nazione – lo scarcerano dal CPR di Caltanissetta, gli regalano un permesso provvisorio. Libero di tornare nelle sue moschee a vomitare veleno jihadista, a radicalizzare giovani immigrati, a preparare il terreno per il prossimo “Allah Akbar” nelle nostre strade.
Questo non è uno scandalo giudiziario: è un atto di guerra contro l’Italia.
Shahin non è un “povero immigrato”: è un nemico dichiarato. Ha giustificato il massacro del 7 ottobre come “resistenza”, ha legami con ambienti estremisti. Piantedosi lo espelle: decisione sacrosanta, dovere dello Stato verso i cittadini. Ma le toghe lo liberano. “Nuovi elementi”, dicono. Quali? La sharia scritta su carta intestata?
La sinistra esulta: Pd, Avs, Cgil – “Vittoria dei diritti”. Diritti di chi? Di un imam che sogna il califfato mentre noi paghiamo le sue prediche?
Questa è la dittatura delle toghe rosse: un potere non eletto, irresponsabile, ideologico, che annulla la volontà del governo eletto dal popolo. Se un ministro deve supplicare in Cassazione per espellere un pericolo pubblico, non siamo più una Repubblica sovrana: siamo una colonia giudiziaria, ostaggio di magistrati che sembrano odiare l’Italia e amare l’Islam politico.
Oriana Fallaci lo griderebbe: “Basta! Svegliatevi!”. L’Islam non è una religione come le altre: è un sistema totalitario che non tollera concorrenza. Shahin libero è un insulto alla sovranità, un invito al jihad.
Il governo deve agire: espellere Shahin a ogni costo. Aereo militare se serve, scorta armata fino al confine. La sovranità deve sfondare la resistenza di queste toghe anti-italiane, che si nascondono dietro “garantismi” per proteggere nemici dell’Italia.
Non ricorsi, non attese: azione. Remigrazione forzata per via militare. Le toghe sono tigri di carta, non possono fare nulla senza la forza dello Stato. Il governo forzi lo scontro.
E poi, azzeramento immigrazione regolare islamica: zero permessi OCI, abrogazione ricongiungimenti.
Altrimenti? Shahin predicherà, i suoi discepoli colpiranno. Mercatini Natale in fiamme, chiese e sinagoghe assediate, “Allah Akbar” nelle piazze.
Italia: o espelli Shahin e i suoi simili, o preparati a inginocchiarti.
La sovranità non chiede permesso alle toghe. Si impone.
Ora o mai più.


Un governo serio lo abbatterebbe e darebbe la colpa ai rikkioni…
Un governo serio non darebbe seguito agli ordini idioti di magistraminkia
Un governo serio e non le barzellette