Strage Bondi Beach, Stato Islamico minaccia il Natale: “Ora tocca all’Europa”
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### Bondi Beach: l’ISIS esulta per la strage antisemita, ma l’Europa finge di non vedere. È ora di azzerare l’immigrazione islamica regolare
**18 dicembre 2025** – Lo Stato Islamico ha definito la carneficina di Bondi Beach una “**fonte di orgoglio**”, un attacco jihadista perfetto perché colpito durante le “feste pagane dei crociati”. Padre e figlio musulmani di origine pakistana, radicalizzati in Australia, hanno massacrato 15 persone – tra cui una bambina di 10 anni – in nome dell’ISIS. E mentre il mondo piange, l’organizzazione terroristica ricorda a tutti: il jihad non è morto, è solo più silenzioso e capillare.
Ma la lezione vera non è stata capita. In Australia il governo laburista di Albanese corre a restringere ulteriormente le leggi sulle armi, come se il problema fossero i fucili dei cittadini onesti e non i jihadisti importati o cresciuti in casa grazie a immigrazione incontrollata. E in Europa? Silenzio assordante. Anzi, si continua ad accogliere migliaia di immigrati da Paesi islamici ad alto rischio, come se nulla fosse.
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**È ora di dire basta: azzerare l’immigrazione regolare da Paesi musulmani**. Non è razzismo, è sopravvivenza. Ogni immigrato può rappresentare un pericolo potenziale – e lo dimostrano i fatti: spesso sono proprio le **seconde generazioni**, nate e cresciute in Occidente, a radicalizzarsi più violentemente. Hanno passaporto europeo o australiano, frequentano le nostre scuole, ma covano odio antisemita e anti-cristiano assorbito in famiglia, in certe moschee o su internet. Naveed Akram, 24 anni, era australiano a tutti gli effetti: eppure ha giurato fedeltà all’ISIS e ha sparato su ebrei inermi.
**In Italia il rischio è altissimo, proprio ora, sotto Natale**. I mercatini di Natale – simbolo della nostra tradizione cristiana – sono obiettivi perfetti per lupi solitari ispirati dalla propaganda ISIS. Lo sappiamo da anni: Berlino 2016, Nizza 2016, Strasburgo 2018, Magdeburgo 2024. E ogni volta il copione è lo stesso: attentatori immigrati o figli di immigrati, spesso già noti ai servizi ma “non pericolosi”.
Le nostre **chiese**, i presepi, le messe di mezzanotte sono nel mirino. Mentre la sinistra italiana continua a parlare di “accoglienza” e “integrazione”, moschee radicali proliferano, predicatori d’odio girano liberi e migliaia di giovani musulmani cresciuti qui assorbono ideologie jihadiste online. Quanti Naveed Akram abbiamo già in Italia? Quanti padri come Sajid, che accumulano armi legali e poi le usano per massacrare “infedeli”?
Il comitato sicurezza al Viminale di mercoledì metterà l’accento su mercatini e siti ebraici: bene, ma è solo una toppa. La vera soluzione è una sola: **stop totale all’immigrazione regolare da Paesi islamici**, espulsioni immediate per chi predica odio, chiusura di moschee radicali e sorveglianza ferrea sulle seconde generazioni. Non è discriminazione: è proteggere i nostri figli, le nostre tradizioni, la nostra civiltà.
Bondi Beach grida vendetta. Se non chiudiamo le porte ora, il prossimo Natale potremmo piangere vittime italiane sotto un albero addobbato o accanto a un presepe. Basta buonismo suicida: la sicurezza viene prima dell’ideologia.


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