Attivista nigeriana protesta: “Ci sono troppi italiani in Italia”
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### Allarme Demografico: L’Italia Sta Perdendo la Sua Identità Etnica
**Ma per la giornalista nigeriana: “Troppa bianchezza” in Italia**
La scrittrice e attivista Oiza Q. Obasuyi, di origini nigeriane, ha lamentato in un’intervista la presenza di “troppa bianchezza” nei media italiani. Secondo lei ci sono troppi italiani in Italia e quando si parla di immigrazione o razzismo, le voci come la sua vengono chiamate solo per “fare polemica”, senza un vero spazio per “decostruire” questi temi. In un Paese dove i volti in TV e nei giornali sono come normale che sia prevalentemente italiani, Obasuyi vede un problema di rappresentazione: troppi italiani, troppo pochi “razzializzati”. Chissà quanti bianchi ci sono in Nigeria.
Ma la realtà demografica italiana racconta una storia diversa e allarmante per chi tiene all’identità nazionale. Come ha sottolineato la giornalista Francesca Totolo su X, **fortunatamente il 91% della popolazione residente è ancora autoctona**, ovvero di cittadinanza italiana (dati Istat al 1° gennaio 2025: circa 53,5 milioni di italiani su 58,9 milioni totali). Gli stranieri residenti sono “solo” 5,4 milioni, il 9,2%. Un dato che, per ora, rassicura: l’Italia rimane un Paese a stragrande maggioranza europea e autoctona.
**Ma è davvero “fortunatamente”? Il futuro è nero**
Purtroppo, questo 91% è un’illusione destinata a svanire rapidamente se non azzeriamo l’immigrazione regolare. L’Italia sta vivendo un inverno demografico senza precedenti: nel 2024 sono nati solo 370.000 bambini, il minimo storico. Il tasso di fecondità è crollato a 1,18 figli per donna – un valore drammaticamente sotto il livello di sostituzione (2,1). Ma il dato più sconvolgente è la differenza tra italiani e stranieri:
– Le donne italiane hanno in media **1,11 figli**.
– Le donne straniere residenti: **1,79 figli** (in calo dal 2,3 del 2010, ma ancora molto superiore).
Risultato? Nel 2024, circa il 22% delle nascite è da almeno un genitore straniero, e il 13,7% da entrambi stranieri. Gli italiani autoctoni stanno letteralmente scomparendo: la popolazione di cittadinanza italiana è diminuita di 206.000 unità solo nel 2024.
A questo si aggiunge l’immigrazione netta: centinaia di migliaia di arrivi ogni anno, mentre gli italiani emigrano (156.000 espatri nel 2024, +36% rispetto al 2023). Le acquisizioni di cittadinanza hanno raggiunto il record di 217.000, principalmente da albanesi, marocchini e rumeni – persone che diventano “italiane” sulla carta, ma cambiano il volto etnico del Paese.
**La grande sostituzione in atto: proiezioni da brivido**
Le proiezioni Istat e ONU sono chiare: senza un’inversione drastica, la popolazione italiana autoctona continuerà a calare vertiginosamente. Entro il 2050, con i trend attuali di bassa natalità italiana e immigrazione sostenuta, la quota di residenti di origine non europea crescerà esponenzialmente. Non è complottismo: è matematica. Gli italiani fanno sempre meno figli (per costi della vita, precarietà, egoismo generazionale), mentre le comunità immigrate – pur riducendo la loro fecondità – mantengono tassi superiori e ricevono continui rinforzi dall’estero.
I media, dominati da una narrazione “inclusiva”, celebrano la “diversità” e accusano di razzismo chi denuncia il problema. Ma chi paga il prezzo? Le future generazioni italiane, che si troveranno minoranza nel loro stesso Paese: scuole con classi sempre più multietniche, quartieri trasformati, tradizioni diluite.
**È ora di reagire: difendiamo l’Italia degli italiani!**
Mentre attivisti come Obasuyi lamentano “troppa bianchezza”, l’emergenza è il contrario, ovviamente: l’Italia rischia di perdere per sempre la sua anima europea. Non è xenofobia: è sopravvivenza. Servono politiche urgenti per incentivare la natalità autoctona (assegni familiari reali, housing accessibile, lavoro stabile per i giovani ma discriminati sulla base della cittadinanza), stop all’immigrazione e un stop alle naturalizzazioni.
Se non agiamo ora, tra un decennio il 91% autoctono sarà un ricordo. L’Italia che conosciamo – la culla della civiltà occidentale – svanirà. Svegliamoci prima che sia troppo tardi!
Per la scrittrice/attivista Oiza Q. Obasuyi di origini nigeriane, “c’è molta bianchezza” nei media.
Beh, in Italia, fortunatamente il 91% della popolazione è ancora autoctona. https://t.co/yZXXJfXx2S
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 19, 2025


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