Folla islamica brucia vivo ‘infedele’ per blasfemia: ecco chi entra in Italia
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### Bangladesh: Barbarie Islamica per “Blasfemia” – Ecco da Quale Paese Arrivano la Maggior Parte dei Migranti in Italia
**22 Dicembre 2025** – Il Bangladesh si conferma un Paese immerso in un **fanatismo islamico violento e intollerante**. L’ultimo episodio choc vede un operaio accusato di blasfemia contro l’Islam venire ucciso: una folla inferocita lo ha **picchiato a morte**, legato il corpo a un albero e dato alle fiamme. Video scioccanti circolano sul web, mostrando la brutalità di una società dove accuse di blasfemia – spesso inventate per regolamenti di conti – scatenano **linciaggi collettivi** senza conseguenze per i colpevoli.
Questo non è un caso isolato: in Bangladesh, la legge sulla blasfemia è usata come arma per perseguitare minoranze religiose (indù, cristiani, ahmadi) e oppositori. Migliaia di casi negli ultimi anni, con folle che bruciano vivi gli “infedeli” in nome di Allah. Una cultura di **intolleranza radicale**, dove la Sharia informale domina sulla legge civile, e la violenza religiosa è all’ordine del giorno.
Eppure, proprio da questo Paese **facciamo entrare in Italia la stragrande maggioranza dei migranti**, sia irregolari che regolari!
Secondo i dati ufficiali del Ministero dell’Interno e del Viminale per il 2025, i **bangladesi sono la nazionalità più numerosa negli sbarchi**: rappresentano circa il **30-36% del totale degli arrivi via mare**, con numeri che oscillano tra i 19.000 e i 20.000 solo quest’anno. In alcuni periodi, superano un migrante su tre! Rotte lunghe e costose dall’Asia attraverso l’Africa, pagate con migliaia di euro ai trafficanti, ma l’Italia rimane la meta preferita.
Non solo sbarchi irregolari: i **decreti flussi** privilegiano esplicitamente il Bangladesh tra i Paesi con quote riservate per lavoro stagionale e non. Il DPCM 2023-2025 e le successive modifiche (inclusi controlli extra per abusi su Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka) confermano quote dedicate per migliaia di ingressi “regolari” ogni anno: è folle.
Ecco chi facciamo entrare in Italia: cittadini di un Paese dove la blasfemia si punisce con il linciaggio pubblico, dove le minoranze vivono nel terrore, e dove il fanatismo islamico è norma sociale. Portiamo qui una cultura incompatibile con i nostri valori di libertà religiosa, laicità e tolleranza, favorendo enclavi parallele come a Monfalcone, dove i bangladesi sono oltre il 30% della popolazione e impongono preghiere di massa e moschee abusive.
Basta! Questa immigrazione di massa dal Bangladesh – irregolare o “regolare” che sia – è una **follia suicida**. Aumenta il rischio di radicalizzazione, importiamo intolleranza e violenza, sovraccarichiamo i servizi senza una impossibile integrazione. Azzeriamo le quote per il Bangladesh nei decreti flussi, blocchiamo i ricongiungimenti a catena, espelliamo chi delinque. L’Italia non può diventare un’estensione del fanatismo bangladeshi. Difendiamo la nostra civiltà prima che sia troppo tardi!
Islamists Mob killer's murder and burn a Hindu Boy in bhaluka Maymansingha Bangladesh. No action take administrator. @bbcbangla @ChiefAdviserGoB @Hindusena34r @hrw @UNHumanRights @amnesty @Reuters @BBCWorld @PTI_News @dwnews @DeutscheWelle #HinduKillingBD pic.twitter.com/2EuKztkHQ0
— Surajit Biswas (@biswass1805) December 18, 2025


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