Brigitte Bardot, le ultime parole contro l’islamizzazione prima di morire: “La Francia è fottuta”

**28 dicembre 2025** – Poco prima di lasciarci per sempre, Brigitte Bardot ha rilasciato una delle sue interviste più dure e profetiche a *Valeurs Actuelles*, pubblicata originariamente nel dicembre 2023 e aggiornata nel 2024. In quelle pagine, l’icona del cinema francese, allora 89enne, non ha risparmiato nessuno: né Macron, né il Papa, né il politicamente corretto. Ma soprattutto, ha lanciato un grido d’allarme sulla Francia invasa dall’islamismo, sull’immigrazione incontrollata e sulla barbarie della macellazione halal, legando tutto alla sua battaglia eterna per gli animali. Parole che oggi, alla luce della sua scomparsa, suonano come un testamento politico e morale.

“La Francia è fottuta per il momento”, dichiarò BB senza giri di parole, “ma con una ripresa in mano da parte di un governo autoritario e con le palle, può rinascere dalle sue ceneri. Bisogna trovare LA persona competente”. Un appello a una leadership forte, senza compromessi, per salvare un Paese che lei vedeva in pieno declino: “terne, triste, soumise, malade, abîmée, ravagée, ordinaire, vulgaire”.

Sul tema dell’immigrazione e dell’islamizzazione, Bardot è stata implacabile, come sempre. “L’islam in generale, l’invasione islamista, sono spaventosamente pericolosi per l’identità e la cultura francesi. È l’opposto della nostra civiltà”. Non ha esitato a proporre soluzioni radicali: “Dovremmo far subire un esame psichiatrico a tutti i migranti che entrano prima di dare loro il diritto d’asilo e la nazionalità francese. Il meglio è rimandarli a curarsi”. E ancora: “Non voglio morire in una Francia islamizzata”. Critica feroce al lassismo che permette crimini impuniti, spesso legati a immigrati, e all’inversione dei valori dove le vittime sono dimenticate e i carnefici scusati.

La sua lotta per gli animali, il cuore della sua esistenza, si intreccia perfettamente con questa denuncia. L’invasione islamista è “abominevole per gli animali, per gli uomini, per tutto”, con un riferimento diretto alle pratiche come la macellazione halal, che BB ha sempre definito una barbarie medievale. Ha accusato Macron di essere “nullo in tutto ciò che riguarda la Francia, il suo popolo e i suoi animali”: disconnesso, ossessionato dall’Europa, indifferente alle sofferenze degli indifesi e ai francesi che soffrono mentre si regalano soldi agli immigrati.

Non ha risparmiato nemmeno la sinistra woke: “Il ‘wokisme’ è una moda ridicola. Non ammetto che si insudici o ridicolizzi il sublime”. Ha difeso le radici cristiane della Francia, proponendo di iscriverle in Costituzione, e ha attaccato il Papa Francesco definendolo un “branquignol” e “rappresentante del diavolo”. Sul femminismo estremista: “Io sono contro tutte le militanti femministe. Io sono mascolinista”.

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Eppure, in mezzo a tanta rabbia, un barlume di speranza: “La speranza fa vivere! La forza di vincere anche!”. BB trovava energia nell’orrore inflitto agli animali: “Odio l’ingiustizia e la sofferenza e odio coloro che le infliggono”. Apprezzava figure come Zemmour (“ha l’étoffe di un uomo di Stato”) per il tema immigrazione, ma lo criticava sugli animali; esortava all’unione delle destre con Le Pen e Bardella.

Queste parole, pronunciate quando era ancora in vita, oggi risuonano come un monito postumo. Brigitte Bardot se n’è andata senza rimpianti, ma con la certezza che la Francia che amava – libera, cristiana, rispettosa della vita – possa un giorno risorgere. Se ascolteremo il suo grido, forse non sarà morta invano. La guerriera ha deposto le armi, ma la battaglia continua. Riposa in pace, BB. La tua voce tuonerà ancora.

E l’Italia? Qui da noi per salvarci basterebbe che l’attuale premier smettesse di firmare decreti flussi. Almeno da paesi non europei.

Brigitte Bardot, le ultime parole contro l’islamizzazione prima di morire: “La Francia è fottuta” ultima modifica: 2025-12-28T18:59:06+00:00 da V