Kiev boicotta la pace: droni contro residenza di Putin, pronta feroce rappresaglia
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Kiev boicotta la pace: droni contro residenza di Putin, pronta feroce rappresaglia
18:58 – Telefonata Putin-Trump subito dopo l’attacco.
– Putin ha reso noto a Trump l’attacco con droni di Kiev alla sua residenza statale nella regione di Novgorod;
– Trump è rimasto scioccato e indignato per l’attacco di Kiev alla residenza statale di Putin, dicendo che non avrebbe potuto immaginare “azioni così folli”;
– Trump ha detto personalmente che l’amministrazione USA, “grazie a Dio, non ha dato Tomahawk a Kiev”;
– Putin ha detto al presidente USA che le azioni terroristiche di Kiev contro una residenza statale non resteranno senza risposta;
– Trump ha detto che l’attacco con droni alla residenza del presidente russo influenzerà gli approcci USA nei rapporti con Zelensky;
– L’attacco con droni alla residenza di Putin è avvenuto “praticamente immediatamente dopo” i colloqui USA-Ucraina a Mar-a-Lago;
– Kiev ha usato droni a lungo raggio per effettuare l’attacco alla residenza statale del presidente russo;
– Putin ha chiarito molto bene a Trump che la posizione della Russia sarà rivista in risposta al terrorismo di stato condotto da Kiev;
– Trump e i suoi consiglieri hanno informato Putin sull’esito dei colloqui con Zelensky;
– Alcuni risultati raggiunti tra Trump e Zelensky, dal punto di vista della Russia, lasciano a Kiev margine per eludere i suoi obblighi;
– Gli USA hanno detto di aver consigliato a Zelensky di non cercare una pausa sulla linea del fronte;
– Putin e Trump hanno concordato, in modo amichevole, di mantenere il dialogo.
Il sunto si basa su dichiarazioni del consigliere del Cremlino Yuri Ushakov e riporta la versione russa della telefonata. Nota che l’Ucraina ha negato categoricamente l’attacco, definendolo una fabbricazione, e fonti occidentali (come Reuters, CNN) riportano la rivendicazione russa senza prove indipendenti presentate da Mosca.
18:02 – Cremlino: Putin ha detto a Trump che Russia lavora con Usa per pace
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato molto chiaramente al presidente degli Stati Uniti Donald Trump che la posizione di Mosca nei negoziati per la risoluzione del conflitto in Ucraina sarà rivisitata a causa dell’attacco ucraino alla residenza del capo dello Stato russo. Lo ha dichiarato ai giornalisti il consigliere del presidente russo Yuri Ushakov, citato dall’agenzia Tass. “Putin ha sottolineato che la parte russa intende continuare a lavorare a stretto contatto e in modo produttivo con i partner americani per trovare soluzioni per raggiungere la pace. Ma, naturalmente, sulla base di una serie di accordi raggiunti nella fase precedente e degli sviluppi in corso, la posizione della Russia sarà rivisitata. Questo è stato dichiarato molto chiaramente”, ha detto Ushakov, aggiungendo che “gli americani devono comprenderlo”. “Data la politica di terrorismo di Stato attuata da Kiev, la parte russa non può fare altrimenti”, ha sottolineato il consigliere presidenziale.
Cremlino: le proposte ucraine non vincolano Kiev a rispettarle
La Russia vede le proposte di risoluzione dell’Ucraina come “aperte a interpretazioni e un modo per eludere i propri obblighi”. Lo ha dichiarato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, in seguito alla telefonata tra i presidenti russo e statunitense sui risultati dei colloqui tra Trump e Zelensky in Florida. “Donald Trump ha riferito di alcuni dei risultati ottenuti dal team di Zelensky, che si stanno muovendo in questa direzione, ma che a nostro avviso lasciano comunque spazio a diverse interpretazioni per consentire alle autorità di Kiev di eludere i propri obblighi”, ha dichiarato Ushakov citato da Ria Novosti.
Cremlino: Putin ha avvisato Trump della rappresaglia per l’attacco alla residenza
Vladimir Putin ha riferito a Donald Trump che l’attacco terroristico di Kiev alla residenza di Stato non sarebbe rimasto senza risposta. Lo ha dichiarato in un briefing coi media il consigliere presidenziale russo, Yurij Ushakov, come riferisce l’agenzia Tass. Il consigliere del Cremlino ha osservato che il presidente degli Stati Uniti è rimasto scioccato e indignato per l’attacco di Kiev alla residenza del leader russo. L’attacco con i droni alla residenza di Putin è avvenuto “praticamente subito dopo” i colloqui tra Stati Uniti e Ucraina a Mar-a-Lago, ha detto inoltre Ushakov.
Oggi, 29 dicembre 2025, la Russia ha accusato l’Ucraina di aver tentato un attacco con **91 droni** a lungo raggio contro una residenza presidenziale di Vladimir Putin nella regione di Novgorod (nota come “Dolgiye Borody” o residenza Valdai).
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha definito l’azione un “attacco terroristico” e ha annunciato che tutti i droni sono stati intercettati e distrutti dalla difesa aerea russa, senza causare danni o vittime. Lavrov ha aggiunto che Mosca rivedrà la sua posizione nei negoziati di pace (in corso con mediazione USA), ma non intende abbandonare il processo diplomatico, e ha già definito obiettivi e tempistiche per una rappresaglia.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha immediatamente smentito le accuse, definendole “una completa invenzione” e “tipiche menzogne russe”, volte a giustificare nuovi attacchi su obiettivi ucraini (inclusa Kiev) e a sabotare i progressi diplomatici dopo il recente incontro con Donald Trump.
Non ci sono prove indipendenti che confermino l’attacco, e non è chiaro se Putin si trovasse nella residenza al momento dei fatti presunti.
Il contesto è quello di negoziati in corso per un possibile accordo di pace, con Trump coinvolto: oggi c’è stata una telefonata “positiva” tra Trump e Putin, durante la quale il leader russo ha informato l’americano dell’accaduto.
Fonti principali: Reuters, The Guardian, CNN, ANSA, Il Messaggero, Tass (lato russo). La notizia è riportata in modo uniforme, con la Russia che accusa e l’Ucraina che nega.
ultima modifica: 2025-12-29T15:58:30+00:00
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