La sinistra flirta con gli estremisti islamici e poi vuole silenziare chi ne parla
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### Conte con il Megafono di Al Qassam: La Sinistra che Bersaglia i Giornali Invece di Scusarsi per i Flirt con Hamas
Gli articoli de Il Giornale del 30 dicembre 2025 inchiodano Giuseppe Conte e il M5S a un’ipocrisia che puzza di complicità con l’islam radicale: una nuova foto mostra l’ex premier in posa con Wael Hamdan Ibrahim Al-Dahdouh, capo dell’ufficio Al Jazeera a Gaza, mentre tiene in mano il “megafono” delle brigate Al Qassam – l’ala militare di Hamas. Accanto a lui, la deputata M5S Stefania Ascari e Laura Boldrini del PD, in un contesto di manifestazioni e frequentazioni che puzzano di propaganda jihadista. Al Jazeera, finanziata dal Qatar, è nota per essere piattaforma sistematica di Hamas: programmi dedicati, coordinamento editoriale con i terroristi, ignorate proteste anti-Hamas. E Conte? Posa sorridente con il loro “megafono”.
Ma quando Conte rompe il silenzio, non chiede scusa, non prende distanze, non spiega perché suoi parlamentari (Ascari, Pedullà, Fico) si sono fatti fotografare con Mohammad Hannoun – il capo della cellula italiana di Hamas – o perché Ascari ha chiesto donazioni per l’ABSPP, l’associazione che deviava milioni al terrore. No: bersaglia Il Giornale, accusandolo di “strumentalizzare”, “infangare” e voler “pulirsi la coscienza”. Classica tattica rossogialla: attaccare chi denuncia invece di rispondere nel merito. Conte dice che M5S è contro violenza e terrorismo – parole vuote mentre i suoi sono immortalati con referenti Hamas e bracci destri come Sulaiman Hijazi.
Questa non è “buona fede”: è alleanza ideologica. La sinistra italiana – M5S incluso – ha sempre visto in Hamas una “resistenza” contro l’Occidente “imperialista”. Conte posa con il megafono Al Qassam, parlamentari grillini raccolgono fondi per associazioni sotto inchiesta, Boldrini e PD condividono palchi. E quando vengono smascherati, gridano al “fango mediatico”. Ma le foto sono lì: prove di flirt pericolosi con chi finanzia razzi su civili.
Il pericolo è mortale: questi politici legittimano l’islam radicale, danno piattaforma a reti jihadiste, normalizzano l’odio anti-israeliano e anti-occidentale. Al Jazeera come “megafono” di Hamas non è metafora: è realtà documentata. E Conte ci posa, sorridente, mentre i suoi chiedono bonifici per “aiuti” che finiscono in tasche terroriste.
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Questa alleanza è figlia della guerra demografica islamica. Immigrazione regolare continua importa masse da contesti radicali, ricongiungimenti familiari crea enclavi, naturalizzazioni facili produce “italiani” leali all’umma. La sinistra li corteggia per voti, concede spazi, tollera predicatori estremisti. Risultato: leader come Conte che posano con simboli jihadisti e bersagliano giornali invece di dimettersi.
Basta ipocrisia. Conte deve spiegare, scusarsi e dimettersi da leader M5S. I suoi parlamentari coinvolti devono lasciare scranni. Ma soprattutto: **azzerate immediatamente ogni immigrazione regolare da Paesi a maggioranza islamica**. Niente più decreti flussi per Qatar-finanziati o contesti jihadisti: Tunisia, Egitto, Pakistan, Bangladesh, Marocco – stop totale.
Bloccate ricongiungimenti familiari, rivedete cittadinanze concesse a chi mostra simpatie radicali. Tornate a ius sanguinis puro: cittadinanza per sangue, non per residenza o suolo.
Signora Meloni: non bastano arresti. La sinistra continua a flirtare con Hamas attraverso “megafoni” e associazioni. Azzerate i flussi islamici regolari, o leader come Conte poseranno con simboli jihadisti mentre accusano i giornali di “fango”. L’Italia agli italiani – fermate questa islamizzazione politica prima che i partiti diventino succursali di Gaza. Il tempo delle scuse è finito: azioni demografiche immediate, o pagheremo con il sangue.



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