Uccise tre italiani con l’auto e la fece franca: straniera investita in fin di vita

Il 6 luglio 2023, a Santo Stefano di Cadore (Belluno), una tragedia stradale ha distrutto una famiglia veneziana in vacanza: Angelika Hutter, 34enne designer tedesca, alla guida di un’Audi A3 noleggiata, perse il controllo del veicolo e travolse sul marciapiede Marco Antonello (47 anni), suo figlio Mattia (appena 2 anni) e la nonna materna Maria Grazia Zuin (67 anni). I tre morirono sul colpo o poco dopo; si salvarono solo la madre del bimbo, Elena Potente, e il nonno.

Riconosciuta seminferma di mente, Hutter patteggiò 4 anni e 8 mesi, scontati in una comunità riabilitativa a Ronco all’Adige (Verona) invece che in carcere.

A soli 29 mesi dalla strage, il 29 dicembre 2025, la donna è stata investita da un SUV (una Volvo XC60 guidata da un 77enne) sulla Provinciale 19, poco dopo essersi allontanata dalla struttura. Trasportata in codice rosso all’ospedale Borgo Trento di Verona, lotta tra la vita e la morte in terapia intensiva, con prognosi riservata.

La notizia, diffusa da Il Gazzettino e rilanciata sui social, ha immediatamente scatenato reazioni: molti parlano di “karma” o “legge del contrappasso”, vista l’ironia tragica di una guidatrice responsabile di una strage pedonale che finisce ora lei stessa vittima sulla strada.

Un caso che riapre il dibattito su pene per omicidi stradali, salute mentale e sicurezza stradale.

La tedesca Angelika Hutter, a seguito dell'uccisione del piccolo Mattia, 2 anni, del padre Marco Antonello di 47 anni e della nonna del bimbo, Maria Grazia Zuin di 64 anni, falciati mentre passeggiavano sul marciapiede dalla sua Audi A3 lanciata a folle velocità, patteggiò una… pic.twitter.com/t4HUIsVpVz

— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 30, 2025