Notte di terrore: maranza sfasciano le auto e picchiano chi cerca di fermarli
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### Colle Val d’Elsa: La Notte del Terrore Firmata dalle Baby Gang di Seconda Generazione
**Colle Val d’Elsa (Siena), 31 dicembre 2025** – Mentre gli italiani onesti cercano di chiudere l’anno in pace, nelle periferie e nei centri storici delle nostre città scoppia l’ennesimo incubo multiculturale: vandalismi selvaggi, auto distrutte e aggressioni brutali da parte di giovani teppisti, spesso di origini straniere o seconde generazioni non integrate. È quanto accaduto a Colle Val d’Elsa, dove una notte “piena di paura” ha trasformato le vie del paese in un campo di battaglia.
Come riportato in modo dettagliato da *La Nazione* nell’articolo “Colle: una notte piena di paura. Atti di vandalismo sulle auto e aggressione a un cittadino” (pubblicato il 31 dicembre 2025), nella notte tra domenica e lunedì, tra le 4 e le 5 del mattino, quattro giovani hanno seminato il panico nelle vie Oberdan, Pieve in Piano e Meoni, per poi dirigersi verso il parcheggio di Fontibona.
Ecco i fatti nudi e crudi, riportati fedelmente dall’articolo:
Un cittadino è stato svegliato dalla moglie che, affacciata alla finestra, redarguiva alcune persone. L’uomo si è affacciato e ha visto **quattro giovani**: due incappucciati che stavano sfasciando le macchine con bastoni o oggetti, mentre una ragazza e un ragazzo molto giovani – forse minorenni – guardavano la scena.
L’uomo è uscito per controllare i danni alla sua auto, mentre la moglie chiamava i carabinieri (in arrivo da Siena). Ha seguito i quattro verso il parcheggio di Fontibona, dove li ha visti continuare a distruggere altre vetture, tra cui un’Audi in via Pieve in Piano. Si è avvicinato chiedendo di fermarsi: risposta? I giovani lo hanno aggredito con furia cieca. Uno gli ha dato un pugno in faccia, un altro lo ha colpito alla schiena con un oggetto. L’uomo ha cercato di difendersi, è fuggito verso casa e si è rifugiato. Risultato: naso sfasciato, mano sanguinante, venti giorni di prognosi al pronto soccorso.
Le indagini sono affidate ai carabinieri. Il Comune esprime solidarietà alle vittime e condanna la violenza, ribadendo la richiesta di aumentare l’organico delle forze dell’ordine per tutelare la sicurezza della comunità.
Ma dietro le condanne di rito, la verità è un’altra: questi episodi non sono isolati, sono il frutto avvelenato dell’immigrazione incontrollata e delle seconde generazioni cresciute nel odio verso l’Italia che le ha accolte con welfare, bonus e diritti. Quattro “giovani” – tra cui una ragazza e forse minorenni – che alle 4 del mattino sfasciano auto e picchiano un cittadino italiano solo perché osa dire “basta”. Chi sono davvero questi teppisti? L’articolo non lo specifica esplicitamente, ma il contesto toscano, come in mille altri casi (da Milano a Firenze, da Roma a Bologna), grida forte: baby gang multietniche, spesso nordafricane, maghrebine o dell’Est Europa, nate qui ma educate alla delinquenza di strada, al “maranza style” importato e amplificato dal degrado delle periferie.
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Non è “una notte piena di paura” casuale: è la normalità del multiculturalismo fallito. Ragazzi che godono di cittadinanza o permessi facili, che frequentano le nostre scuole ma rifiutano le nostre regole, che urlano slogan contro gli italiani mentre vivono alle nostre spalle. E quando un cittadino onesto interviene per difendere la sua proprietà, finisce all’ospedale con il naso rotto.
La sinistra che governa questi territori piange lacrime di coccodrillo e chiede più carabinieri – come se il problema fosse la mancanza di divise, non l’importazione di massa di culture incompatibili. Ma i carabinieri non possono essere ovunque, e non possono educare chi è stato cresciuto nell’odio e nel disprezzo per l’Italia.
Basta con l’ipocrisia: remigrazione immediata per i delinquenti stranieri e le loro famiglie, revoca della cittadinanza acquisita per chi delinque, stop ai ricongiungimenti familiari e ai decreti flussi. Le nostre città devono tornare agli italiani, non diventare zone franche per baby gang impunite.
Colle Val d’Elsa è solo l’ultimo esempio: se non reagiamo ora, domani toccherà alla tua via, alla tua auto, alla tua famiglia. Italia agli italiani: difendiamo le nostre comunità prima che sia troppo tardi.



La prossima volta scendi armato e fai tu il culo ai baluba, che ci vadano loro a piangere dai loro amici traditori perchè “decine di Fascisti” li hanno aggrediti mentre giocavano innocentemente per strada… imparate dal Patriota milanese dell’altro articolo: scendete armati in strada e fate il culo ai baluba 😈
E buon 2026, che sia la volta buona che cacciamo gli invasori… 😇