Presa per i capelli a schiaffi e sputi: “In Tunisia ti avrei tagliato la gola donna”

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By V dicembre 31, 2025 12:50

Presa per i capelli a schiaffi e sputi: “In Tunisia ti avrei tagliato la gola donna”

### La Totale Impossibilità dell’Integrazione: I Figli degli Immigrati, Bombe a Orologeria nelle Nostre Città

Basta ipocrisie: l’immigrazione non è solo un problema di chi arriva oggi, ma soprattutto di chi nasce qui da genitori stranieri e cresce odiando l’Italia che li ha accolti. Il caso di Lucca è l’ennesima prova schiacciante di come le “seconde generazioni” siano spesso peggiori dei genitori, allevate in un brodo culturale di violenza, arroganza e disprezzo per le nostre leggi e per le donne italiane.

Il 6 novembre scorso, in pieno centro a Lucca, due minorenni – uno dei quali un 16enne tunisino, già naturalizzato italiano ma con la mentalità barbarica del suo paese d’origine – hanno aggredito con ferocia inaudita un’autista di autobus, una donna italiana di 47 anni che faceva solo il suo dovere. Hanno sfondato la porta del bus a sassate, l’hanno presa per i capelli, colpita a schiaffi, sputata in faccia e minacciata di morte: “In Tunisia ti avrei già tagliato la gola”. Parole da jihadista, non da un “ragazzo integrato” cresciuto in Italia.

E non era la prima volta: questi due delinquenti erano già noti per aver accoltellato un 62enne italiano che li aveva rimproverati per un atto di vandalismo. Il 16enne tunisino, inoltre, era già in carcere per aver tentato di rapinare uno studio di fisioterapia. Eppure, eccolo lì, libero di terrorizzare una donna lavoratrice. Ora, finalmente, è stato raggiunto da una nuova misura cautelare in carcere minorile – ma quanto tempo è passato? Quanto danno ha fatto nel frattempo?

Le testate mainstream, come al solito, hanno omesso la nazionalità tunisina del protagonista, parlando genericamente di “minorenne violento”. Censura pura, per non turbare la narrazione dell'”arricchimento multiculturale”. Ma la verità è sotto gli occhi di tutti: questi “italiani di carta” non si integrano, non rispettano niente, portano nelle nostre strade la violenza tribale dei paesi da cui provengono i genitori.

Le seconde generazioni sono il vero cancro dell’immigrazione massiccia. Cresciuti con i benefici dello Stato italiano – scuola gratis, sanità, sussidi – ma educati in famiglie che disprezzano la nostra cultura, le nostre donne, le nostre regole. Risultato? Bande di “maranza” stranieri che spadroneggiano nei quartieri, aggrediscono, spacciano, stuprano. Statistiche alla mano: i reati commessi da stranieri e loro discendenti sono sproporzionati rispetto alla loro presenza demografica. Violenze sessuali, rapine, omicidi: troppi hanno origini extraeuropee, soprattutto nordafricane e mediorientali.

La colpa? Della sinistra buonista che ha aperto le porte senza criteri, regalato cittadinanze facili, bloccato espulsioni per i minorenni (grazie alle leggi del PD!), e predicato “accoglienza” mentre gli italiani pagano il conto in sangue e paura. Questi giovani non sono “vittime della società”: sono prodotti di un’integrazione fallita, di moschee radicali, di genitori che insegnano l’odio invece della gratitudine.

È ora di finirla con questa follia. Revocare la cittadinanza automatica ai figli di immigrati clandestini o irregolari. Espulsioni immediate per chi delinque, minorenne o no – rimandiamoli nei loro paesi a imparare le conseguenze. Stop all’immigrazione da paesi islamici incompatibili con la nostra civiltà. L’Italia non è un albergo per barbari: è la nostra casa, e va difesa con le unghie e con i denti.

Se non agiamo ora, le nostre città diventeranno califfati di strada, dove una donna non potrà più guidare un bus senza temere di essere sgozzata. Svegliamoci: l’integrazione è una balla colossale. Questi non sono italiani, sono nemici in casa. Fuori tutti!

Presa per i capelli a schiaffi e sputi: “In Tunisia ti avrei tagliato la gola donna” ultima modifica: 2025-12-31T12:50:12+00:00 da V
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