Qatar finanzia moschee e guerriglia islamica in Italia

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By V dicembre 31, 2025 15:27

Qatar finanzia moschee e guerriglia islamica in Italia

Qatar Charity, braccio finanziario dei Fratelli Musulmani e sponsor diretto di Hamas, pompa soldi per costruire moschee e manifestazioni pro-Pal. Da indagare i rapporti tra questa ong e diversi politici e partiti italiani

Italia, 31 dicembre 2025: la Qatar Charity, braccio finanziario dei Fratelli Musulmani e sponsor diretto di Hamas, ha pompato almeno 25-30 milioni di euro nelle casse delle associazioni islamiche italiane, principalmente l’UCOII, per erigere moschee, centri culturali e reti di indottrinamento. Soldi halal sporchi di terrore, camuffati da “beneficenza”, che servono a infiltrare e conquistare l’Italia dall’interno, trasformandola in un avamposto della Fratellanza Musulmana.

Non è teoria del complotto: è realtà documentata. La Qatar Charity, controllata dalla famiglia reale di Doha – quel regime wahhabita che ospita i capi di Hamas, li finanzia con miliardi e usa Al Jazeera come propaganda anti-Occidente – ha riversato questi milioni su UCOII, CII e reti palestinesi legate al terrore. Bonifici tracciati per decine di moschee abusive, “centri culturali” che sono vere madrasse per radicalizzare giovani alla jihad soft: odio verso l’Occidente, proselitismo aggressivo, predicazioni wahhabite sotto mentite spoglie di “dialogo”.

E il caso Hannoun a Genova, arrestato il 27 dicembre con 7 milioni deviati a Hamas tramite associazioni “umanitarie” italiane, è solo la punta dell’iceberg. Hannoun aveva legami diretti con Qatar Charity, la stessa che maschera aiuti a Gaza finiti nelle tasche dei terroristi. Quanti altri come lui operano impuniti? Questa non è carità: è finanziamento strutturato del terrore, investimento per armare Hamas mentre in Italia si costruiscono basi radicali.

La Qatar Charity non è un’ente innocuo: accusata di legami con il terrorismo, sanzionata da paesi arabi per il suo ruolo nel sostenere Fratelli Musulmani e Hamas. In Italia, invece, ha inondato di petroldollari opachi l’UCOII e simili, permettendo moschee che spuntano ovunque, imam che predicano odio, giovani islamizzati che devastano presepi urlando “Allah Akbar”.

Prendete Torino: super-moschea da 17 milioni con minareto da 20 metri, studentato per reclutare adepti, fondi dal Marocco ma con canali che puzzano di Qatar e altri soldi esteri. Non è luogo di culto: è simbolo di dominio, un minareto che umilia i nostri campanili per urlare “questa terra sarà nostra”.

E qui viene il nodo cruciale: come è possibile questa penetrazione così profonda nella nostra società? La risposta è una sola, e puzza di tradimento: il Qatar si sta comprando anche i politici italiani. Altrimenti non si spiega il silenzio assordante, l’impunità totale, le porte spalancate a flussi di denaro halal che finanziano radicalizzazione e terrore.

Guardate i fatti: Doha ha investito miliardi in Italia – grattacieli di Porta Nuova a Milano, hotel di lusso, ospedali, quote in aziende strategiche, persino in difesa. Un lobbying capillare che condiziona decisioni politiche, blocca indagini, favorisce “dialogo” con imam pro-Hamas. La sinistra è complice storica: PD invita figure legate a Hamas, scarcerano predicatori radicali, organizzano convegni dove la jihad non è reato. Toghe rosse fermano inchieste, ASGI incassa milioni pubblici per ricorsi pro-immigrazione islamica. E il governo Meloni? Apre a 500.000 ingressi regolari triennali, per lo più da paesi islamici, gonfiando comunità già finanziate dal Qatar.

Se non ci fossero politici comprati o intimiditi dai petroldollari, come spiegare che Qatar Charity opera libera, nonostante accuse di terrorismo? Come giustificare che UCOII, espressione dei Fratelli Musulmani, riceva milioni senza controlli reali? È resa: soldi qatarioti comprano influenza, silenzio, complicità. Politici che vendono l’Italia per favori, investimenti, forse tangenti mascherate da “partenariati”.

Questa è conquista silenziosa e corrotta: fondi esteri per basi radicali, immigrazione massiccia per demografia jihadista, ricongiungimenti per importare clan, politici venduti per coprire tutto. Italia hub del terrore: Hannoun devia milioni a Hamas, imam liberi di odiare, stragi importate.

Allarme nero: questi 30 milioni sono l’inizio. Senza intervento, diventeranno centinaia, minareti domineranno città, sharia strisciante imporrà veli e odio. Come Betlemme: musulmani maggioranza, Natale cancellato, cristiani fuggiti.

Basta con l’ipocrisia! Indagini tiepide non bastano. Occorre colpire duro:

– Chiudere tutte moschee abusive e finanziate estero. Sequestrare beni, espellere imam radicali.

– Azzerare immigrazione da paesi islamici: zero quote, stop ricongiungimenti, rimpatrio forzato di radicali.

– Bloccare soldi halal dal Qatar: sanzioni dure, congelamento conti, commissione inchiesta su ingerenze Fratellanza e politici corrotti.

– Indagare chi ha permesso questa vendita dell’Italia: nomi e cognomi di complici nei palazzi del potere.

Altrimenti Qatar comprerà tutto: moschee, quartieri, politici, anime. Hamas armato coi nostri silenzi, califfato soft realtà. Non è beneficenza: è guerra culturale, demografica, comprata con corruzione.

Svegliamoci! Difendiamo Italia cristiana, laica, sovrana, o svaniremo sotto minareti e burqa. Chi tace o apre porte è traditore venduto.

Prima che 30 milioni diventino 300, e Italia un protettorato qatariota corrotto.

Prima che politici comprati consegnino la nazione.

Ora o mai più: chiudiamo moschee radicali, azzeriamo flussi, cacciamo i corrotti.

Per l’Italia eterna, contro islamizzazione e tradimento!

Qatar finanzia moschee e guerriglia islamica in Italia ultima modifica: 2025-12-31T15:27:54+00:00 da V
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By V dicembre 31, 2025 15:27
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