Nei comuni di sinistra arriva la Sharia: donne schiave chiuse in casa

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By V ottobre 9, 2024 22:04

L’ex sindaco di Monfalcone, l’europarlamentare leghista Anna Maria Cisint, denuncia l’esistenza in Italia di numerosi contratti di matrimonio islamici che contengono clausole contrarie al nostro ordinamento giuridico. Secondo Cisint, gli uffici anagrafici recepiscono i contratti islamici in blocco, portando a discriminazioni nei confronti delle donne che vengono poi recluse in casa insieme alle altre mogli³⁴. Poligamia e schiavismo.

**La Sharia in Italia: La denuncia della sindaca di Monfalcone**

La Sharia è arrivata in Italia in modo silenzioso, nascosta tra i contratti matrimoniali dei cittadini musulmani trasferiti nel paese. La denuncia arriva dalla trasmissione “Fuori dal Coro” di Mario Giordano, su segnalazione di Anna Cisint, sindaco di Monfalcone, nota per la sua lotta contro l’immigrazione e la diffusione della Sharia.

Secondo Cisint, il problema risiede nei contratti matrimoniali stipulati nei paesi d’origine e trasferiti ai comuni italiani tramite le ambasciate. Alcune regole di questi contratti, radicate nella Sharia, limitano i diritti delle mogli a favore dei mariti, contravvenendo alle leggi italiane. La soluzione adottata è stata quella di coprire queste regole con del bianchetto e approvare i contratti.

Cisint ha scoperto che alcune clausole parlano di poligamia e limitano il diritto delle donne di chiedere il divorzio, se non in casi di impotenza, violenza o tortura.

Nei comuni di sinistra arriva la Sharia: donne schiave chiuse in casa ultima modifica: 2024-10-09T22:04:23+00:00 da V
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By V ottobre 9, 2024 22:04
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell ottobre 16, 08:53

    In sostanza il Sig. Rossi se ha due mogli commette il reato di bigamia e viene incarcerato mentre il Sig. Alì fa la stessa cosa ma è un cittadino esemplare: ecco (anche) perchè me ne sono andato dall’Italia appena ho potuto…

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