Gli spagnoli rivendicano Cristoforo Colombo. Lo storico, ‘è italiano’
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Lo Storico: “La Genovesità di Colombo è nei suoi Scritti”
La figura di Cristoforo Colombo è indissolubilmente legata alla sua italianità, in particolare alle sue origini genovesi. Secondo uno storico, la genovesità di Colombo è evidente nei suoi scritti. Le parole, lo stile e le espressioni utilizzate nei documenti lasciati dal celebre navigatore testimoniano le sue radici liguri e il profondo legame con la sua terra natale.
Questa affermazione arriva in un momento in cui la figura di Colombo è al centro di un vivace dibattito storico e culturale. Gli studiosi spagnoli continuano nel bizzarro tentativo di speculare sulla presunta ‘“era origine di Colombo”, ma questo nuovo punto di vista rafforza l’ipotesi che il navigatore fosse realmente nato a Genova, contribuendo così a rivendicare con orgoglio la sua italianità.
Non è una novità. Negli anni, Cristoforo Colombo è stato polacco, ebreo sefardita, iberico, piacentino… Così, Antonio Musarra, professore associato di Storia medievale presso la Sapienza Università di Roma e esperto di Storia del Mediterraneo, commenta la notizia secondo la quale i ricercatori guidati dal medico forense José Antonio Llorente dell’università di Granada, analizzando alcuni resti ossei, hanno dedotto che Cristoforo Colombo fosse non genovese ma spagnolo ed ebreo sefardita.
“C’è difficoltà a riconoscere la genovesità di Colombo perché i documenti conservati nell’Archivio di Stato di Genova, abbondantissimi, presentano più di un’omonimia – ha detto Musarra all’ANSA -. C’è più di un Cristoforo e più di un Domenico Colombo, suo padre. Ma sicuramente Colombo ha vissuto a Genova”.
“La genovesità di Colombo emerge da tutti i suoi scritti – spiega Musarra -. Forti, ad esempio, sono i riferimenti alla ‘patria genovese’, come la lettera datata 1502 inviata ai Protettori del Banco di San Giorgio ai quali Colombo scrive: ‘Bien que el corpo ande acá, el coraçon está alí de continuo’.
In più, Colombo ha stretti rapporti con la famiglia Fieschi, alla quale è legato, così come a molti finanziatori genovesi. Ci sono elementi incontrovertibili. Lo stesso Francesco Guicciardini lo dice genovese”.
La figura di Cristoforo Colombo rimane quindi indissolubilmente legata alla sua italianità, con radici profondamente piantate nella cultura genovese e nelle sue tradizioni.
La genovesità di Colombo non si riflette solo nei suoi scritti, ma anche nelle sue scelte di vita e nei contatti che mantenne con la sua città natale durante i suoi viaggi. Questo legame profondo con Genova e quindi l’Italia ha contribuito a plasmare il carattere e le ambizioni del grande esploratore, sottolineando l’importanza della cultura e delle tradizioni italiane nella sua formazione.
La scoperta dei nuovi mondi non sarebbe stata possibile senza il sostegno e l’influenza della cultura genovese, che Colombo portava con sé in ogni impresa. La sua eredità continua a vivere non solo nelle pagine dei suoi diari, ma anche nella storia della sua città natale e dell’Italia intera.
Fonti:
Nei libri scolastici di Kiev invece si spiega che Colombo era ucraino e che è partito da Odessa per scoprire l’America, così vari secoli dopo “il servitore del popolo” ha potuto andare colà a elemosinare soldi, aerei e missili.
Deve essere per forza vero perchè loro non mentono mai…