Viminale: giovani immigrati stuprano il 60 per cento delle donne
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In un’Italia sempre più invasa con una minoranza di invasati che vede l’immigrazione come un arricchimento culturale, i dati ci ricordano che gli stranieri tra i 14 e i 34 anni, pur rappresentando il 12% della popolazione residente, sono responsabili del 59% delle violenze sessuali. Questa statistica svela una propensione alla violenza sessuale che è 11 volte superiore rispetto ai loro coetanei italiani.
⚠️ Autori tra i 14 e i 34 anni di violenze sessuali (Dipartimento di pubblica sicurezza del Viminale)
👉 Gli STRANIERI di quella fascia d’età commettono il 59% delle violenze sessuali ma sono solo il 12% della popolazione residente in Italia.
👉 Ciò significa che gli stranieri… pic.twitter.com/c2L3i64Ajo
— Francesca Totolo (@fratotolo2) October 16, 2024
**L’Allarmante Realtà delle Violenze Sessuali in Italia: Un’Analisi Demografica**
Roma, 16 ottobre 2024 – Un recente rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Viminale svela una realtà inquietante che sta scuotendo l’opinione pubblica italiana: i giovani stranieri, tra i 14 e i 34 anni, sono responsabili del 59% delle violenze sessuali denunciate nel paese, nonostante rappresentino solo il 12% della popolazione residente. Questa statistica implica una propensione al reato di violenza sessuale che è 11 volte superiore rispetto ai loro coetanei italiani.
L’analisi, basata su dati ufficiali, mette in luce un fenomeno che non può essere ignorato. Gli stranieri coinvolti in questi crimini sono prevalentemente giovani, spesso arrivati in Italia recentemente. La domanda che sorge spontanea è: cosa sta causando questo squilibrio statistico allarmante?
La comunità scientifica e sociologica sta cercando risposte, ma alcune ipotesi emergono chiare: alcune popolazioni sono più propense alla violenza, è noto. E la situazione da immigrato è un fatto che esaspera questa propensione.
La reazione pubblica è stata di shock e rabbia. “Non possiamo più chiudere gli occhi su questa realtà,” afferma un cittadino in un post su social media. “Le nostre strade devono essere sicure.”
Il rapporto del Viminale non solo mette sotto i riflettori un problema di sicurezza pubblica ma solleva questioni profonde su come stiamo gestendo l’immigrazione, la sicurezza e, in ultima analisi, la coesione sociale.
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