Immigrati pagavano altri immigrati 13 centesimi a Prato
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Pagano operai 13 centesimi per ogni abito, arresti a Prato
Prato, 17 ottobre 2024 – Un’operazione della polizia ha portato all’arresto di diversi individui coinvolti in un sistema di sfruttamento lavorativo nella città di Prato. Gli operai, per lo più immigrati, venivano pagati solo 13 centesimi per ogni abito prodotto, in condizioni di lavoro disumane e senza alcuna tutela.
Secondo le indagini, gli arrestati, anch’essi immigrati, sfruttavano i loro connazionali, costringendoli a lavorare per lunghe ore con salari irrisori. Questo fenomeno mette in luce un problema crescente in Italia, dove l’immigrazione non regolamentata sta contribuendo alla distruzione del tessuto economico e alla riduzione dei diritti dei lavoratori.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha recentemente dichiarato: “Esistono sacche di salari insufficienti, alimentati anche da part-time involontario e da precarietà. Si tratta di un elemento di preoccupante lacerazione della coesione sociale. È la condizione che riguarda anche molti immigrati, sovente esposti a uno sfruttamento spietato”.
In realtà è proprio la loro presenza a favorire questa situazione, genio.
Il caso di Prato non è isolato. In molte altre città italiane, gli immigrati sono spesso vittime di sfruttamento da parte di altri immigrati, creando un ciclo di povertà e abuso che è difficile da spezzare. Questo sistema non solo danneggia i lavoratori stranieri che vengono qui consapevoli di farsi sfruttare, ma ha anche un impatto negativo sull’economia italiana, riducendo i diritti dei lavoratori italiani e creando un ambiente di lavoro insicuro e ingiusto.
Nonostante le chiacchiere, il contributo degli immigrati all’economia italiana è inferiore al loro numero, con un valore aggiunto di 154,3 miliardi di euro, pari al 9% del prodotto interno lordo: fanno lavori a basso valore aggiunto e succhiano sussidi.
Le organizzazioni sindacali sono complici di quanto sta accadendo.
Fonti:
Cominciamo a castrare gli imprenditori nostrani che non pagano i dipendenti perchè gli piace vedere l’umiltà dei sottoposti poi pensiamo a quelli allogeni…
la stampa locale in merito a questo episodio afferma che chi avrebbe dovuto vigilare (a tutti i livelli) ha usato a suo tempo accondiscendenza per non passare da razzista…questa è gente che ha paura della propria ombra