Moussa Diarra voleva sgozzare italiani: ospitato da Caritas e centri sociali

V
By V ottobre 21, 2024 16:47

Il mancato assassino di Verona, abbattuto da un coraggioso poliziotto prima che armato di coltello sgozzasse qualche passante, era ospitato da Caritas e centri sociali. Ecco perché queste organizzazioni devono essere chiuse e messe fuorilegge: sono calamite per il degrado e ospitano stupratori e assassini.






Chi era Moussa Diarra, il migrante ucciso dopo aver aggredito i poliziotti

Chi era Moussa Diarra, il migrante ucciso dopo aver aggredito i poliziotti

Moussa Diarra, 26 anni, era un migrante originario del Mali. Arrivato in Italia nel 2013, quando aveva solo 15 anni, Diarra aveva vissuto a Verona per gran parte della sua permanenza nel paese. Era stato ospitato da “Il Samaritano”, una struttura d’accoglienza per senzatetto della Caritas, e successivamente aveva vissuto al “Ghibellin”, uno spazio occupato dal Laboratorio Autogestito “Paratod@s” in zona Porta Vescovo.

Nonostante avesse un regolare permesso di soggiorno, Diarra aveva avuto problemi con il lavoro e i documenti, e negli ultimi tempi era senza casa. La mattina del 20 ottobre 2024, Moussa Diarra ha aggredito con un coltello alcuni agenti della Polfer alla stazione Porta Nuova di Verona. L’aggressione ha portato uno degli agenti a sparare, colpendo Diarra al petto e causandone la morte.

La vicenda ha sollevato molte polemiche, con il poliziotto che ha sparato ora indagato per eccesso colposo di legittima difesa.

Fonti:
Sky TG24
MSN
MSN
Fanpage


Moussa Diarra voleva sgozzare italiani: ospitato da Caritas e centri sociali ultima modifica: 2024-10-21T16:47:57+00:00 da V
V
By V ottobre 21, 2024 16:47
Write a comment

No Comments

No Comments Yet!

Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.

Write a comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*