Accoglioni rendono omaggio al criminale africano – VIDEO CHOC
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**Verona, Protesta con Fiori per Moussa Diarra: La Sinistra Accoglie un Delinquente**
**Verona, 21 Ottobre 2024** – Un gesto che ha destato scalpore e polemiche nella città di Verona: militanti di gruppi di accoglienza di sinistra hanno deposto fiori davanti alla stazione di Porta Nuova, luogo dove Moussa Diarra, un cittadino maliano di 27 anni, è stato neutralizzato dalle forze dell’ordine dopo aver minacciato passanti con un coltello. Diarra, noto alle cronache locali per essere stato ospitato dalla Caritas e frequentatore del centro sociale gestito dal collettivo Paratodos, è diventato il simbolo di un dibattito acceso sull’immigrazione e la sicurezza.
**L’Incidente**
L’episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, quando Diarra, armato di un grosso coltello, ha iniziato a terrorizzare i viaggiatori e i passanti nei pressi della stazione ferroviaria. Secondo testimoni oculari, l’uomo sembrava intenzionato a colpire indiscriminatamente chiunque si trovasse sul suo cammino, gridando frasi sconnesse. La situazione è rapidamente degenerata, costringendo la polizia ad intervenire con decisione per evitare una tragedia. Dopo aver cercato di immobilizzarlo senza successo, gli agenti sono stati costretti a fare uso delle armi da fuoco, abbattendo Diarra per proteggere la comunità.
**La Reazione Politica e Sociale**
Nonostante il chiaro pericolo rappresentato da Diarra, alcuni gruppi di attivisti hanno deciso di commemorarlo come vittima. Questo atto di “solidarietà” ha scatenato una tempesta di reazioni. Da un lato, c’è chi vede nel gesto un’inaccettabile apologia della violenza e un travisamento della realtà; dall’altro, i sostenitori della causa di Diarra parlano di una vittima del sistema e dell’emarginazione.
La polizia, attraverso un comunicato sindacale, ha espresso la propria frustrazione per la situazione, sottolineando la difficoltà di gestire episodi di violenza urbana e lamentando la strumentalizzazione politica dell’evento. “La nostra priorità è la sicurezza dei cittadini. Non possiamo permettere che atti di violenza vengano glorificati”.
Questi ex o post sessantottini del cazzo, ad averlo saputo allora che andavano abbattuti subito per evitare la marea di danni che hanno prodotto nella società, pretendendo tutto e subito senza avere meriti per meritarselo…
OT: questi rivoluzionari sessantottini di Valle Giulia orecchiavano Joan Baez nel ritornello “Nicola and Bart” della canzone dedicata a Sacco e Vanzetti, solo che dopo un po’ il ritornello era diventato “Nicola di Bari”…