Consiglio d’Europa contro poliziotti italiani: sono razzisti contro stupratori africani

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By V ottobre 22, 2024 10:20

La famigerata ‘commissione contro il razzismo e l’intolleranza’ di Strasburgo delira in un rapporto come in Italia sia frequente il ‘racial profiling’ cioè i controlli e i fermi di polizia basati sull’origine etnica e sottolinea che le “autorità non sono consapevoli del problema”. Ma pensa, visto che gli africani stuprano i nostri poliziotti cercano africani. Strano.

Uscire da queste entità sovranazionali gestite da burocrazie globaliste finanziate da Soros. La guerra per il futuro non è tra destra e sinistra ma tra democrazia e oligarchia rossa.

**L’Ombra di Soros nel Consiglio d’Europa e nella CEDU: Meloni Reagisce alle ‘Accuse’ di Razzismo**

Negli ultimi anni, una serie di rivelazioni e accuse hanno portato alla luce l’influenza di George Soros, il noto speculatore, all’interno delle istituzioni europee, in particolare nel Consiglio d’Europa e nella Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU). Questa presenza è diventata un punto di contesa, specialmente in Italia, dove la premier Giorgia Meloni ha oggi denunciato quello che considera un attacco ingiustificato contro le forze dell’ordine italiane, tacciato di razzismo.

**La CEDU e l’ECRI: Terreni di Scontro**

Un rapporto ha evidenziato come almeno 22 giudici della CEDU abbiano legami con sette ONG, tra cui l’Open Society di Soros, suggerendo un potenziale conflitto d’interessi in decisioni che riguardano diritti umani, razzismo, e politiche sull’immigrazione. La Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza (ECRI), un organo del Consiglio d’Europa, è stata istituita per monitorare e combattere ogni forma di razzismo e intolleranza, ma la sua imparzialità viene messa in discussione data la connessione con finanziamenti e figure legate a Soros.

**La Reazione di Meloni**

Giorgia Meloni, in una lunga lettera ai dirigenti di Fratelli d’Italia, ha sottolineato l’impegno del suo partito contro ogni forma di razzismo e antisemitismo, respingendo le accuse come ingiuriose. Meloni ha puntato il dito contro ciò che percepisce come un’infiltrazione ideologica nelle istituzioni europee, che minerebbe le politiche nazionali in tema di sicurezza e identità culturale. La sua reazione arriva in un contesto dove l’Italia si sente ingiustamente bersagliata da critiche che considera mosse da interessi politici e finanziari esterni.

**Conclusioni**

L’intreccio tra finanziamenti, influenze politiche e le istituzioni europee solleva questioni significative sulla sovranità e l’indipendenza decisionale degli stati membri. Mentre Meloni e altri critici vedono nelle azioni di Soros e delle sue organizzazioni un tentativo di modellare la politica europea secondo un’agenda specifica, i sostenitori di queste iniziative le difendono come sforzi per eliminare le nazioni e le identità.

Consiglio d’Europa contro poliziotti italiani: sono razzisti contro stupratori africani ultima modifica: 2024-10-22T10:20:39+00:00 da V
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By V ottobre 22, 2024 10:20
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell ottobre 22, 11:08

    In tutti i paesi “bianchi” se la polizia vede un negro lo ferma e lo interroga, a prescindere.
    L’accanimento razziale c’è quando lo stesso poliziotto ferma sempre lo stesso soggetto che ha già dimostrato la sua innocenza, tanto per fare il prepotente e questo succede dappertutto.
    Lo stesso modo comportamento però ce l’ha anche la polizia dei paesi del terzo mondo nei confronti dei bianchi che non ostentino potere, ovvero che siano intoccabili… provate a googgare “modella sudafricana stuprata” e vedete cosa salta fuori (versione breve: le vittime sono bianche, gli aggressori sono negri, la polizia negra se ne fotte)

    A proposito di “politica europea manovrata da Soros” non ho ancora visto un accenno relativo alle elezioni in Moldavia o Moldova che dir si voglia.
    Mi risulta che si siano risolte per un pugno di voti postali (già sentita questa, citofonare Trump) in presenza di questo fatto: i Moldavi residenti in Russia sono circa mezzo milione ma all’ambasciata di Mosca sono state consegnate solo 10.000 schede ovvero che oltre 400.000 moldavi non hanno potuto votare, un numero sufficiente di voti capaci di ribaltare il risultato ma è tutto a posto, invece è Putin che ha cercato di alterare l’esito del voto.
    Caro Vox, hai notizie in merito?

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