Africani vogliono bere il sangue degli italiani ma la procura non indaga per odio razziale
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Lo hanno scritto sui loro cartelli, come nella ricostruzione grafica in alto: “Voglio bere il sangue di Salvini”. Ma alle toghe sempre pronte a perquisire i cittadini italiani che combattono contro l’invasione, non pare interessare.
Abbiamo in Italia una bomba pronta a deflagrare: l’esercito di immigrati che, con la scusa del razzismo, porta violenza nelle nostre strade. pic.twitter.com/AGsWFWpZcA
— Francesca Totolo (@fratotolo2) October 27, 2024
**Violenza a Verona: Un Disturbante Asse tra Politica, Magistratura e Immigrazione**
Nell’Italia del 2024, una situazione esplosiva si sta rapidamente sviluppando nelle nostre città, una miscela volatile di politica, giustizia e ordine pubblico che mette in luce una preoccupante confluenza di interessi. Recentemente, a Verona, un evento ha sollevato il velo su una realtà che molti preferirebbero ignorare.
**L’Esercito degli Immigrati**
Il pretesto è stato l’uccisione di un immigrato di origine africana da parte della polizia, un evento che ha scatenato una reazione furibonda. Tremila africani hanno invaso le strade di Verona, trasformando la città in uno scenario di violenza urbana. Le forze dell’ordine sono state aggredite, le auto bloccate, con slogan che chiedevano vendetta, come “Vogliamo il sangue”.
**Il Ruolo delle Toghe Rosse**
In un contesto già teso, la risposta della magistratura ha aggiunto combustibile al fuoco. Mentre i disordini si intensificavano, l’attenzione delle toghe rosse, note per la loro inclinazione politica verso sinistra, si è apparentemente concentrata altrove. Settimane fa, in un episodio che ha lasciato molti perplessi, diversi cittadini italiani sono stati arrestati, presumibilmente per aver reagito o cercato di difendere la loro città. Questo ha sollevato dubbi sulla parzialità e sull’obiettività della giustizia, con l’accusa che le toghe rosse, infiltrate nella magistratura, stiano proteggendo o ignorando la violenza perpetrata dagli immigrati.
**La Saldatura tra Sinistra e Magistratura**
Qui entra in gioco la questione politica. La sinistra italiana, spesso critica nei confronti delle politiche sull’immigrazione della destra, potrebbe trovare in queste situazioni un terreno fertile per la critica e la mobilitazione. La narrativa del razzismo e dell’oppressione diventa strumentale, spesso ignorando o minimizzando gli atti di violenza da parte dei gruppi immigrati. Questa narrazione sembra trovare un’eco nelle azioni di una parte della magistratura, le cosiddette “toghe rosse”, che con le loro decisioni potrebbero contribuire a un pericoloso squilibrio nell’applicazione della legge.
**Implicazioni Sociali e Politiche**
Questo episodio non è solo un problema di ordine pubblico, ma riflette una crisi più profonda nell’integrazione e nella sicurezza. L’idea che la violenza possa essere giustificata o tollerata in nome di una presunta ingiustizia razziale è pericolosa. La percezione che ci sia un’alleanza non esplicita, ma efficace, tra una parte della magistratura e la sinistra politica, per favorire una certa narrazione, rischia di minare la fiducia nella giustizia e di alimentare il risentimento sociale.
**Una Riflessione Urgente**
L’Italia deve affrontare una realtà scomoda: non si può permettere che la violenza diventi uno strumento politico o giudiziario. La sicurezza dei cittadini, l’ordine pubblico e l’integrità del sistema giudiziario devono essere salvaguardati con fermezza e senza pregiudizi.
Verona, con la sua recente vicenda, ci mette di fronte a un bivio: possiamo scegliere di affrontare questi problemi azzerando l’immigrazione regolare non europea, oppure attendere che scoppi la guerra razziale nelle strade.
Verona, africani vogliono bere sangue italiani ma le toghe arrestano italiani
Infatti, bere il sangue degli italiani non è odio razziale: trattasi di banale cannibalismo che accresce le opportunità della moderna società multikulti…