Business Giubileo, arriva la mascotte gretina
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**La Chiesa Cattolica: Da Custode della Fede a ONG Eretica?**
Il Giubileo del 2025 si avvicina, e con esso, una nuova immagine della Chiesa Cattolica emerge, forse più chiaramente che mai. La scelta della mascotte per questo evento sacro non solo segna un cambiamento di paradigma, ma simboleggia un allontanamento dalla tradizione cattolica verso una direzione che molti fedeli trovano preoccupante. Questa mascotte, un’icona ibrida che ricorda Greta Thunberg e le volontarie delle ONG che assistono i migranti, potrebbe rappresentare l’epitome di un Vaticano che sta trasformando la sua missione spirituale in un attivismo sociale e politico che, alcuni sostengono, sfiora l’eresia.
La mascotte del Giubileo 2025 è un incrocio tra Greta Thunberg e la “volontaria” delle navi traghetta-migranti con i capelli blu: insomma, la perfetta espressione del Vaticano. #Giubileo2025 pic.twitter.com/44b959qy07
— Francesca Totolo (@fratotolo2) October 29, 2024
La Chiesa Cattolica, nella sua lunga storia, ha sempre avuto una dimensione sociale, promosso la carità e l’amore verso il prossimo. Tuttavia, il modo in cui questi valori stanno venendo reinterpretati e implementati oggi solleva domande sulla coerenza con i suoi dogmi fondamentali. Il sostegno aperto ai movimenti ambientalisti, all’accoglienza incondizionata dei migranti, e a temi che risuonano più con l’agenda progressista contemporanea, ha portato alcuni a vedere la Chiesa come una grande ONG, più che come la guida spirituale per i fedeli.
L’immagine della mascotte, con i capelli blu e l’aria di sfida, rappresenta non solo un’adozione delle cause sociali moderne ma anche una potenziale confusione tra ciò che è dottrina e ciò che è moda ideologica. Mentre il mondo cambia, è giusto che la Chiesa si impegni con i problemi contemporanei, ma a che prezzo? La domanda che molti cattolici si pongono è se questa trasformazione non stia conducendo la Chiesa su un sentiero ereticale, dove la missione di salvezza delle anime si perde in un mare di attivismo secolare.
Il pericolo di questa evoluzione non è solo teorico. La dottrina cattolica, con il suo insegnamento su vita, famiglia, e la natura umana, rischia di essere ridotta a un insieme di buone intenzioni al servizio di cause che, per quanto nobili, potrebbero non allinearsi perfettamente con la verità rivelata. Questa apparente ‘apertura’ potrebbe portare a una Chiesa che, nel tentativo di abbracciare tutto e tutti, finisce per non insegnare più nulla di preciso, tradendo così il suo mandato di perpetuare la fede una volta consegnata ai santi.
Il Giubileo dovrebbe essere un momento di riflessione, penitenza, e rinnovamento spirituale. Con la scelta di una mascotte che simboleggia più l’attivismo sociale che la spiritualità tradizionale, la Chiesa sembra segnare un percorso verso un futuro dove la sua identità potrebbe diventare sempre più difficile da distinguere tra le molte voci del mondo secolare. Questo non è solo un problema di immagine; è una crisi di identità che richiede un discernimento profondo su cosa significa veramente essere cattolici nel XXI secolo.
Già, c’è persino il giallo-blu dell’Ukraina e i grandi occhi pietosi di chi vuole i tuoi soldi per farsi i cazzi suoi… ma abbiamo a che fare con un Papa oppure con un pappone?