“Multa sospesa”. L’assist dei giudici alla Ong pro-migranti
È un’altra vittoria per le “toghe rosse”! I giudici di Ragusa hanno sospeso la multa inflitta alla Ong pro-migranti Sea-Watch 5, dimostrando ancora una volta il loro sostegno incondizionato a queste organizzazioni. La decisione di sospensione è stata presa nonostante le chiare norme del decreto Piantedosi sui soccorsi in mare, che mirano a regolamentare e limitare le operazioni delle Ong.
I magistrati hanno affermato che le modalità di intervento della Sea-Watch 5 non hanno creato alcuna situazione di pericolo, ignorando completamente le accuse di disattesa delle indicazioni delle autorità libiche. È un altro colpo dei burocrati rossi contro la democrazia e la sovranità nazionale, contro il governo che ha cercato di fermare le operazioni delle Ong per proteggere i confini italiani e fermare la tratta di esseri umani.
Ma è proprio questo il problema: i giudici continuano a dare ragione a queste Ong, che non esitano a criticare le politiche migratorie del governo e a denunciarlo pubblicamente. La Sea-Watch 5, ad esempio, ha accusato il governo di “deportare e incarcerare migliaia di migranti in Albania”. È un’assurdità che mette in discussione la sovranità dello Stato e la sicurezza dei suoi cittadini.
È ora di fermare questa ingerenza giudiziaria e di ristabilire l’ordine. Il governo deve agire con determinazione per difendere i confini italiani e garantire la sicurezza dei suoi cittadini. Non possiamo permettere che le Ong continuino a sfidare le leggi e a mettere a rischio la vita delle persone in mare.
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