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Una parte significativa dei sussidi destinati al sostegno al reddito sembra essere destinata a famiglie straniere, sollevando interrogativi sulla giustizia nella distribuzione delle risorse pubbliche.

Nel corso dell’ultimo anno, solo a Milano, su un totale di 5.644 domande ammesse per misure di sostegno al reddito, ben 4.683 sono state erogate a nuclei familiari stranieri, rappresentando l’82% del totale. Questo dato è particolarmente rilevante se si considera che la comunità straniera rappresenta circa il 20% della popolazione di Milano. Tale proporzione ha sollevato critiche riguardo alla gestione e all’equità delle politiche di assistenza sociale.

Non solo il sostegno al reddito, ma anche altre forme di aiuto economico, come il bonus affitto per giovani coppie, mostrano una distribuzione simile. Nell’ultimo anno, oltre il 53% di questi fondi, ammontanti a più di un milione di euro, sono stati erogati a famiglie straniere. Questi numeri portano a riflettere sulla correttezza di tali allocazioni, specialmente in un contesto dove si parla di equità e solidarietà.

La questione si complica ulteriormente quando si tratta dell’assegnazione degli alloggi comunali, dove si osserva una tendenza simile. Nell’ultimo anno, ad esempio, 26 alloggi popolari su 31 sono stati assegnati a famiglie straniere, un trend che si era già visto in passato.

Questo scenario solleva domande critiche: perché una così alta percentuale delle risorse destinate al sostegno finisce nelle mani di una minoranza della popolazione? Ad una minoranza di invasori, tra l’altro.

È come se li pagassimo per invaderci. Perché non è vero che sono risorse, senza questi sussidi metà immigrati che non lavoranno lascerebbero l’Italia.