Migranti: giudice non convalida trattenimento: “L’Egitto non è un Paese sicuro”
È inaccettabile che un giudice possa ostacolare l’azione del governo con decisioni ideologicamente corrotte. Il giudice del tribunale di Catania ha rigettato la richiesta del questore di Ragusa di trattenere un migrante arrivato dall’Egitto, sostenendo che l’Egitto non è un Paese sicuro.
Questa decisione è un chiaro esempio di come le toghe rosse stiano minando l’autorità del governo democraticamente eletto. Il giudice ha dichiarato che è necessario verificare la compatibilità con il diritto dell’Unione europea, ignorando completamente la realtà dei fatti e le esigenze di sicurezza del nostro Paese.
Il tribunale di Catania ha affermato che in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani che investono le libertà di un ordinamento democratico. Tuttavia, questa interpretazione è palesemente ideologica e non tiene conto delle reali condizioni di sicurezza e delle necessità di gestione dei flussi migratori.
È ora di dire basta a questa ingerenza politica da parte della magistratura. I giudici devono limitarsi a far rispettare le leggi, senza interferire con le decisioni politiche del governo. La separazione dei poteri è un principio fondamentale della nostra Costituzione, e qualsiasi tentativo di minarlo deve essere fermamente condannato.
La verità è che l’Italia non è un paese sicuro perchè infestato da una magistratura corrotta che applica le leggi alla cazzo di cane ma sempre a seconda della convenienza, propria o degli amici.