Egitto è paese sicuro per i turisti italiani ma non per gli egiziani: toghe fuori di testa
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Ah, l’Egitto, quel paradiso per turisti italiani dove anche i magistrati possono godersi le meraviglie delle piramidi senza timore, ma che, secondo le “toghe rosse” ideologicamente corrotte, non è abbastanza sicuro per i suoi stessi cittadini. Ironia della sorte, vero? È come dire che il Colosseo è sicuro per un turista americano, ma non per un romano che ci vive a due passi.
Quindi, mentre i giudici di Catania sostengono che l’Egitto non sia un posto sicuro per un egiziano in fuga, i turisti italiani possono tranquillamente sdraiarsi sulle spiagge del Mar Rosso senza preoccupazioni. È come se i giudici stessero dicendo: “Certo, vai pure in vacanza lì, ma non ci mandiamo i migranti perché, sai, potrebbe essere rischioso… per loro.”
E mentre il governo italiano si trova a fare i conti con queste decisioni che sembrano uscite da una partita di Monopoli giuridico, dove i giudici tirano fuori carte “Esentato dal rimpatrio”, il modello Albania procede come un treno che ha appena ignorato un segnale di stop. La nave Libra continua la sua missione, raccogliendo clandestini da portare in Albania, una sorta di “viaggio premio” per chi sperava di venire a spacciare in Italia e che ora spera nell’intervento della toga di turno.
Così, ci chiediamo: forse il vero “Paese non sicuro” al momento è l’Italia, dove le sentenze giudiziarie sembrano più imprevedibili delle previsioni del tempo.
Qui l’unico paese insicuro e’ diventato quello italico!
E sappiamo anche chi dobbiamo ringraziare!
WLM!
In Svizzera c’era stata un’epidemia di maschi Etiopi in fuga dal loro paese perchè perseguitati, imprigionati e torturati dal loro governo, accolti dalla sinistra xenofila ma mantenuti dagli altri.
Ci fu un’inchiesta e si scoprì che questi perseguitati dal governo tornavano a casa quando avevano nostalgia della mamma, dopo aver trombato Heidi e la sua capretta…