Lega presenta pdl su cittadinanza: cancellata per reati gravi
La Lega ha presentato una proposta di legge per la riforma della cittadinanza, che prevede la cancellazione della cittadinanza italiana per chi commette reati gravi come violenza sessuale, pedofilia, molestie o omicidio. La proposta, depositata alla Camera dal deputato Igor Iezzi, mira a garantire che la cittadinanza italiana non venga concessa o mantenuta a chi rappresenta una minaccia per la sicurezza e l’ordine pubblico.
Secondo Iezzi, “La cittadinanza italiana non si deve regalare. Prima di tutto, se vivi nel nostro Paese, devi sapere la nostra lingua e dimostrarlo, anche giurando fedeltà alla Repubblica in italiano. Poi, si passa ai reati. Se un neo-maggiorenne è stato condannato per fatti gravi non otterrà la cittadinanza. Vogliamo che la cittadinanza possa essere tolta anche dopo averla ottenuta, se si commettono reati come omicidio o violenza sessuale. Un concetto deve essere chiaro: se delinqui torni a casa tua”.
Questa proposta di legge solleva una questione fondamentale: la necessità di tornare allo ius sanguinis, evitando che centinaia di migliaia di stranieri diventino ogni anno italiani di carta, mettendo a rischio la nostra identità e sicurezza. La cittadinanza non dovrebbe essere concessa automaticamente a chi nasce sul suolo italiano, ma dovrebbe essere basata su legami di sangue tranne rari casi.
Il ritorno allo ius sanguinis garantirebbe che solo coloro che hanno un legame genuino con l’Italia possano diventare cittadini, preservando così la nostra identità nazionale e la sicurezza. La proposta della Lega rappresenta un passo importante in questa direzione, ma è necessario un dibattito più ampio e approfondito per affrontare tutte le implicazioni di una riforma così significativa.
Perché non è solo una questione di reati. E’ demografica. L’immigrato buono non esiste. Ogni presenza estranea oltre un certo numero è negativa.
Quello che chiede il deputato Iezzi avviene nei paesi seri perchè se vuoi risiedere in una nazione diversa da quella tua di origine devi adattarti alle regole locali e non creare, invece, un avamposto della tua civiltà, con l’eccezione di chi porta un valore aggiunto al luogo tipo cucina, moda, sport, cultura vera. Si chiama integrazione, vieni inglobato in questa nuova società e partecipi senza essere un tumore deleterio per essa.
Io che sono espatriato in Svizzera mi sono adeguato, imparando a comunicare in due delle tre lingue nazionali, mi sono trovato un lavoro onesto, non ho mai molestato vecchi, donne, bambini e animali vari, pago le tasse, non inquino ecc ecc perchè so che la mia libertà finisce dove comincia quella degli altri.
Ma mica tutti ci arrivano, per colpa del lassismo post sessantottino che giustifica tutto e certifica che sei al centro del mondo.
Detto questo, la proposta di espellere chi non rispetta le regole comuni di vita è senz’altro giusta ma se riguarda chi tocca i bambini PRIMA il colpevole va riempito di botte POI va espulso dal paese perchè solo così ci penserà due volte prima di sfogare le sue passioni insane.
Bastano due anni di carcere, le leggi interne delle strutture sono note e vengono applicate sempre…