Capotreno accoltellato da africani: 30 punti di sutura
Related Articles
https://twitter.com/4disera/status/1853891656858185884
**Capotreno Accoltellato: Un Atto di Violenza Inaccettabile**
La recente aggressione al capotreno Rosario Ventura, accoltellato da un giovane egiziano durante il controllo dei biglietti sul treno a Genova Rivarolo, getta una luce cruda sulla realtà della criminalità straniera in Italia e sul sistema giudiziario che spesso sembra indulgente verso questi atti di violenza.
“Sto bene, mi sto riprendendo. Non mi ero reso conto dei colpi che mi aveva dato, mi sono reso conto del coltello solo quando mi ha colpito. Ho 18 punti: 7 nella scapola, 11 nel braccio. Sono tre tagli, 4, 5, 2. Quattro colpi mi ha dato alla fine. Mi hanno aiutato i passeggeri sia all’interno che fuori del treno”, ha dichiarato Ventura. Il suo racconto, riportato dai media, è un drammatico esempio di come la violenza possa colpire chiunque, anche chi svolge un lavoro quotidiano e di servizio pubblico.
Questo incidente non è isolato ma riflette una tendenza preoccupante. I numeri parlano chiaro: la percentuale di stranieri coinvolti in atti criminali è significativamente alta rispetto alla loro presenza nella popolazione italiana. Tuttavia, ancor più allarmante è la prassi giudiziaria che permette a molti di questi criminali di essere rilasciati prematuramente o di evitare pene adeguate.
Le “toghe” che dovrebbero amministrare giustizia, in molti casi, sembrano piuttosto impegnate a dispensare indulgenza. Il sistema processuale, con tutti i suoi meccanismi di riduzione delle pene, scongi, e permessi premio, diventa un groviglio di ingiustizie dove la sicurezza del cittadino viene spesso trascurata in favore di una presunta rieducazione che raramente si concretizza.
L’episodio del capotreno Ventura dovrebbe essere un campanello d’allarme. Non si può tollerare che chi lavora per mantenere l’ordine e la legalità nelle nostre comunità subisca aggressioni brutali senza che la giustizia si faccia sentire con la forza necessaria. La società non può permettersi di vedere i criminali trattati con una tale leggerezza da parte del sistema giudiziario.
È inaccettabile che un uomo, mentre svolge il suo dovere, debba temere per la sua vita. È inaccettabile che le nostre città diventino luoghi dove la violenza può esplodere per un biglietto non pagato. È urgente che il sistema giudiziario riconosca la gravità di questi atti e operi con fermezza, non solo per punire ma anche per prevenire ulteriori atti di violenza.
La sicurezza dei cittadini deve prevalere su qualsiasi ideologia che antepone la “rieducazione” al deterrente della pena. Chi commette reati violenti deve sapere che le conseguenze saranno severe, non negoziabili, e che la giustizia italiana non esiterà a proteggere i suoi cittadini.
Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment