Capotreno accoltellato, l’africano arrestato: “Mi ha colpito con manganello”

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By V novembre 7, 2024 17:36

Avrebbe fatto bene. Te ne doveva dare tante ma tante. Ora le toghe arresteranno il capotreno perché ha osato difendersi da chi lo accoltellava. Tale è la situazione della magistratura in Italia.






Capotreno accoltellato a Genova: La verità di Rosario Ventura

Capotreno accoltellato a Genova: La verità di Rosario Ventura

Il capotreno Rosario Ventura è stato vittima di un’aggressione brutale alla stazione di Rivarolo, Genova. Durante un controllo dei biglietti, Ventura è stato accoltellato da un giovane di 21 anni di origine egiziana, Fares Kamel Salem al Shahhat, che ha affermato di aver agito per difesa dopo essere stato colpito con un manganello. Tuttavia, la versione di Ventura e dei testimoni racconta una storia diversa.

Secondo Ventura, l’aggressione è avvenuta dopo che aveva chiesto i biglietti ai due giovani, che hanno reagito con insulti e violenza. La ragazza ha sputato e schiaffeggiato Ventura, mentre il giovane lo ha colpito con un coltello, causandogli gravi ferite alla scapola e al braccio.

Ventura ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto dai colleghi e dai cittadini italiani, che hanno scioperato in segno di solidarietà. “Grazie all’Italia che ha scioperato per me. Come sto? Ho paura, ma sono fiero del mio lavoro e lo faccio con tanto piacere,” ha dichiarato Ventura.

La vicenda ha sollevato un dibattito sulla sicurezza del personale ferroviario e sulla necessità di misure più severe per prevenire tali episodi di violenza. Ventura ha sottolineato l’importanza di garantire ambienti di lavoro sicuri per tutti i dipendenti delle ferrovie.

Per ulteriori dettagli, puoi leggere gli articoli su Il Secolo XIX, Fanpage, e Telenord.


Capotreno accoltellato, l’africano arrestato: “Mi ha colpito con manganello” ultima modifica: 2024-11-07T17:36:19+00:00 da V
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By V novembre 7, 2024 17:36
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell novembre 7, 18:09

    Visto che le scapole sono dietro sulla schiena il baluba l’avrà colpito eroicamente da dietro, quando il capotreno era voltato oppure piegato in avanti.

    La presunta legittima difesa “nasce” dopo che l’avvocato d’ufficio ha saputo che la vittima aveva il bastone in tasca, ma era appunto in tasca perchè non è stato ritrovato a terra dopo scontro quindi basterà sostenere che i testimoni riferiscono di fantasie che credono di aver visto per far assolvere i due bastardi.

    A futura memoria l’avvocato difensore si chiama Barbara Squassino e il Gip Camilla Repetto, entrambe non sembrano professionalmente entusiasmanti…

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