1 donna su 5 non esce la sera per paura di essere stuprata da immigrati
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**L’Immigrazione e l’Incremento della Paura: Quando la Sicurezza delle Donne Viene Messa a Repentaglio**
La recente ondata di immigrazione in Italia ha portato con sé una serie di problemi che la società civile italiana deve affrontare con urgenza. Tra questi, uno dei più gravi e meno discussi è l’impatto sulla percezione di sicurezza delle donne italiane.
Secondo un rapporto dell’Istat per il periodo 2022-2023, si è osservato un fenomeno preoccupante: la percezione generale di sicurezza tra le donne peggiora. Le nostre mamme, sorelle e mogli continuano a sentirsi molto più a rischio. Un dato allarmante rivela che il 19,5% delle donne evita di uscire la sera per paura, una cifra che supera di gran lunga il 5,3% degli uomini. Ma cosa sta alimentando questa paura? La risposta è complessa, ma l’immigrazione ne è una componente significativa.
L’arrivo di migranti, spesso provenienti da contesti culturali dove le donne sono viste e trattate in modi molto diversi, ha introdotto nuovi scenari di rischio. La paura di subire violenze sessuali, con un 38,9% delle donne che esprime questa preoccupazione, contro il 32,3% degli uomini, non è un fantasma creato dal nulla. Le cronache riportano con sempre maggiore frequenza episodi di violenza, molestie e aggressioni sessuali perpetrate da stranieri, fenomeno che, sebbene non rappresenti la totalità dei migranti, contribuisce a un clima di insicurezza generalizzata.
Ma c’è di più. Questa realtà smonta le narrative proposte da certa sinistra politica e mediatica, che insiste nel focalizzarsi esclusivamente sulla violenza domestica, quasi come se fosse l’unica minaccia alla sicurezza delle donne. Per loro la maggior parte delle violenze sulle donne avviene tra le mura domestiche, ma ignorare o minimizzare la paura crescente verso gli estranei, in particolare migranti, è non solo miope ma anche pericolosamente disonesto.
Il dibattito pubblico deve affrontare la verità cruda: l’immigrazione ha effetti deleteri sulla sicurezza delle donne. Non possiamo permettere che la paura diventi una compagna quotidiana delle nostre madri, figlie, sorelle e amiche.
La sinistra, con figure di spicco come Laura Boldrini, ha cercato di dipingere un quadro dove la violenza contro le donne è esclusivamente un problema interno, domestico, quasi a voler giustificare una politica migratoria senza freni. Ma questi numeri parlano chiaro: la paura non viene dai familiari o dai partner, ma da chi non conosce le nostre leggi, i nostri valori, o peggio, non li rispetta.
È ora di un cambiamento, di una presa di coscienza collettiva che l’immigrazione, se non gestita con criterio, non solo altera il tessuto sociale ma mette a rischio la sicurezza delle nostre donne, rendendole più insicure e terrorizzate. La nostra società non può accettare che la paura diventi un elemento normalizzato della vita quotidiana femminile.
Percezione della Sicurezza tra le Donne
Secondo un recente rapporto dell’Istat, la percezione di sicurezza tra i cittadini è migliorata, ma le donne continuano a sentirsi più a rischio rispetto agli uomini.
Nel periodo 2022-2023, il 19,5% delle donne ha dichiarato di evitare di uscire di sera per paura, rispetto al 5,3% degli uomini. Inoltre, il 38,9% delle donne teme di subire violenze sessuali, una percentuale significativamente più alta rispetto al 32,3% degli uomini. Questi dati evidenziano una crescente preoccupazione tra le donne riguardo alla loro sicurezza personale.
“1 donna su 5 non esce la sera per paura di essere stuprata da immigrati”
E le altre quattro invece escono la sera speranzose di essere trombate a dovere?
NB: nel secolo scorso ci fu una candid camera, credo delle Iene, dove una signora della Milano-bene in vacanza in Giamaica finì per dire con tono scocciato “ma cosa avranno di speciale, poi, questi negri”, manco si facesse abitualmente ingroppare a casa da degli equini…