Secondo il Presidente del Tribunale “il problema di Milano è il patriarcato”
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Le donne molestate e stuprate per strada, ogni giorno, dagli immigrati che i suoi sottoposti non perseguono abbastanza severamente, no.
### Immigrazione e Violenza: Una Verità Scomoda
Recentemente, Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano, ha rilasciato delle dichiarazioni che mirano a sminuire il ruolo dell’immigrazione nella violenza di genere, attribuendo il problema a cause storiche, strutturali e sociali. Insomma, la solita fregnaccia del patriarcatoh.
Tuttavia, è imperativo esaminare i fatti e le percentuali diffuse proprio dalla toga rossa a sostegno delle proprie deliranti tesi che contraddicono tale narrativa, poiché la responsabilità di chi detiene il potere giudiziario è di non solo giudicare, ma anche di informare correttamente l’opinione pubblica.
**Analisi delle Percentuali:**
– Nel 2024, a Milano, si sono registrate 714 condanne per reati legati al genere. Di queste, gli italiani rappresentano il 62%, una percentuale in crescita rispetto all’anno precedente. Ma cosa succede se consideriamo la popolazione totale? Con circa il 12% della popolazione milanese composta da stranieri, la proporzione di condanne è notevolmente sproporzionata.
– Se consideriamo che la popolazione straniera è solo una frazione della popolazione totale, la percentuale di stranieri condannati per reati contro le donne dovrebbe essere ben più bassa se non vi fosse una propensione maggiore a commettere tali crimini. Tuttavia, i dati mostrano che il 38% delle condanne per reati di genere a Milano sono a carico di stranieri, una cifra che indica una significativa sovrarappresentazione rispetto alla loro presenza demografica. Senza dimenticare che nel 62 per cento ci sono zingari e ‘nuovi italiani’.
Il dato è quindi in linea con quello del resto d’Italia:
**La Gravità delle Dichiarazioni:**
Il presidente Roia, con la sua posizione di autorità, non solo dovrebbe garantire l’imparzialità nelle decisioni giudiziarie, ma anche nella comunicazione pubblica. Diffondere dati che minimizzano il ruolo dell’immigrazione nei reati contro le donne, soprattutto quando le statistiche dicono il contrario, può contribuire a una pericolosa disinformazione. Sta diffamando il maschio italiano.
– L’affermazione che il problema della violenza di genere è esclusivamente radicato nel patriarcato ignora la realtà di come la cultura, l’educazione e le dinamiche sociali differenti portate da alcuni gruppi di immigrati possano influenzare negativamente le donne, specialmente in contesti di integrazione mancata o difficile.
**Conclusione:**
La responsabilità di chi ha il potere di arrestare e condannare non può essere presa alla leggera. Quando le dichiarazioni pubbliche di figure così influenti come il presidente del Tribunale di Milano si discostano dai dati statistici disponibili che vengono citati e manipolati, si rischia non solo di distorcere il discorso pubblico, ma anche di compromettere la sicurezza delle donne.
Negare l’evidenza di una correlazione tra certi gruppi di immigrati e una maggiore incidenza di reati contro le donne è un errore che non possiamo permetterci, specialmente quando si tratta di proteggere le vittime. Anche dall’arrogante ignoranza delle toghe rosse.
Patriarcato: Tipo di organizzazione famigliare (contrapposto a matriarcato ) in cui i figli entrano a far parte del gruppo cui appartiene il padre, da cui prendono il nome e i diritti che essi a loro volta trasmettono ai discendenti diretti o prossimi nella linea maschile.
Matriarcato: Struttura sociale basata sul predominio assoluto della donna sul gruppo.
Traduzione: noi uomini abbiamo il cazzo, voi donne no e se non vi sta bene andate a fare in culo perchè l’ordine naturale è questo, vi piaccia o no!
I due generi hanno sempre convissuto in pace formando le famiglie, poi dopo il ’68 tutto è andato a puttane ma i responsabili non lo ammettono: ecco dove sta il problema…