Islamici convergono al Corvetto da tutta Milano, Polizia chiede rinforzi: “Situazione fuori controllo”
Related Articles
**Il Caos nel Corvetto: Immigrati Fuori Controllo e Polizia Sotto Assedio**
Il quartiere Corvetto di Milano, una volta una comunità normale, è ora ridotto a un campo di battaglia da orde di immigrati violenti. Per la seconda notte di fila, il quartiere ha visto scoppiare disordini, con manifestazioni che hanno portato al vandalismo e all’incendio di proprietà pubbliche. La causa scatenante? La morte di Ramy Elgaml, un giovane delinquente africano di 19 anni, in un incidente in scooter durante un inseguimento con i carabinieri.
Ma la vera questione è questa: perché questi incidenti coinvolgono sempre giovani immigrati, soprattutto di origini islamiche? Questi giovani, molti dei quali di seconda generazione, sembrano non avere rispetto per la legge, la proprietà o la sicurezza pubblica. La situazione è talmente degenerata che la Polizia di Stato, già stanca e sottoposta a un regime di emergenza, ha arrestato un giovane immigrato, un altro elemento disturbatore proveniente da un altro quartiere noto per la massiccia presenza islamica, San Siro. Questo individuo non solo ha partecipato attivamente ai disordini ma ha anche gettato benzina sul fuoco, letteralmente, con l’accensione di fuochi pericolosi.
Le forze dell’ordine, già oberate, stanno ora chiedendo rinforzi. Ma rinforzi per cosa? Per affrontare una situazione che sembra solo peggiorare? E cosa succederà quando questi giovani immigrati, cresciuti con un disprezzo per le nostre leggi, otterranno la cittadinanza e potranno entrare nella polizia? Avremo poliziotti che simpatizzano o addirittura proteggono i loro coetanei che causano disordini?
La protesta, alimentata da slogan come “Verità per Ramy”, non è solo un attacco all’ordine pubblico ma un segno premonitore di un futuro dove l’integrazione è fallita e la sicurezza è compromessa. Le strade sono diventate un pericoloso palcoscenico per giovani che, invece di cercare di integrarsi, scelgono il caos. Bombe carta, lancio di oggetti, vandalismi alle fermate dell’autobus e agli autobus stessi – tutto questo mentre la polizia, con risorse limitate, cerca di mantenere un ordine che sembra sempre più una chimera.
La Questura di Milano, riconoscendo l’inefficacia delle attuali misure, sta richiedendo rinforzi, ma questa richiesta non è solo per fronteggiare l’attuale crisi; è un’ammissione di sconfitta, un segno che la nostra città sta perdendo la sua battaglia contro l’anarchia importata da queste “nuove generazioni” che non abbracciano i valori della nostra società.
Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment