Vogliono scarcerare la bestia nigeriana che ha fatto a pezzi Pamela

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By V novembre 30, 2024 11:16

Vogliono scarcerare la bestia nigeriana che ha fatto a pezzi Pamela

Ancora una volta, ci troviamo di fronte a uno spettacolo di giustizia che fa ribollire il sangue. Gli avvocati di Innocent Oseghale, l’uomo condannato per aver commesso un atto che sfida ogni senso di umanità, continuano a presentare ricorsi su ricorsi nel tentativo di liberare la loro bestia nigeriana, colui che ha fatto a pezzi Pamela Mastropietro, una giovane vita piena di speranze e sogni, brutalmente strappata alla sua famiglia.

È un oltraggio al nostro senso di giustizia, un’offesa che mette in discussione l’integrità del nostro sistema giuridico. Pamela, una ragazza di soli 18 anni, che cercava di liberarsi dalla morsa della tossicodipendenza, ha incontrato un destino orribile. Ma nonostante la condanna all’ergastolo, gli avvocati di Oseghale non si arrendono, sfruttando ogni possibile cavillo legale per tentare di liberare un uomo che ha confessato, seppur con versioni contraddittorie, di aver smembrato un corpo umano.

Ci chiediamo: dove è finito il senso di giustizia? Dove è la compassione per la vittima? Gli avvocati, nel loro zelo professionale, sembrano dimenticare che al di là delle carte e dei codici, c’è una famiglia distrutta, una comunità sconcertata e una società che chiede giustizia.

Pamela non è stata solo uccisa; è stata fatta a pezzi, un atto di tale barbarie che dovrebbe richiedere una risposta altrettanto ferma e inequivocabile dal nostro sistema legale. Eppure, vediamo avvocati che, con un’ostinazione che confina con l’irresponsabilità, insistono nel trovare vie di fuga per un uomo che ha ammesso la propria colpa, anche se parzialmente.

È tempo di chiedersi se la difesa a oltranza, in casi come questo, non rappresenti un tradimento della giustizia stessa. Non stiamo parlando di un errore giudiziario, di un dubbio ragionevole che potrebbe giustificare un nuovo esame del caso. Stiamo parlando di una confessione, di prove evidenti e di un crimine così atroce che dovrebbe essere considerato al di là di ogni possibile indulgenza.

La nostra società ha il diritto e il dovere di proteggere i suoi cittadini, specialmente i più vulnerabili come Pamela, e di punire con severità chi commette atti che sfidano ogni senso di umanità. Gli avvocati di Oseghale, nella loro incessante ricerca di vizi procedurali o tecnicismi giuridici, stanno forse dimenticando che la giustizia non è solo un gioco di parole o un esercizio accademico; è la risposta della società al male, un baluardo contro l’orrore.

Questa non è solo una questione legale; è una questione di morale, di etica, di rispetto per la vita umana. È tempo che il nostro sistema giudiziario dimostri di essere all’altezza di questi valori, che non permetta che la giustizia sia ridotta a un campo di battaglia per cavilli dove la verità e la giustizia vengono spesso oscurate da strategie difensive che sembrano prive di coscienza.

Pamela Mastropietro merita giustizia, e questa giustizia non può essere messa in discussione da ricorsi che sembrano essere più un gioco legale che una ricerca di verità.[](https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/24_gennaio_23/pamela-mastropietro-in-cassazione-l-ultimo-verdetto-sull-ergastolo-di-oshegale-f51f5152-66be-4f22-b86c-f31cb61e0xlk.shtml)[](https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/01/23/pamela-mastropietro-definitivo-lergastolo-per-innocent-oseghale-per-omicidio-e-violenza-sessuale/7419761/)

Vogliono scarcerare la bestia nigeriana che ha fatto a pezzi Pamela ultima modifica: 2024-11-30T11:16:01+00:00 da V
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By V novembre 30, 2024 11:16
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1 Comment

  1. Lorenzoblu novembre 30, 13:33

    se ti intorti ad una non ci sta è stupro e la droga non c’entra una mazza, sti avvocati della difesa saranno tutti dei cocainomani che desiderano scarcerare il loro pusher

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