Perché stupratore clandestino viveva nella parrocchia di don Biancalani?

V
By V novembre 30, 2024 14:00

Perché stupratore clandestino viveva nella parrocchia di don Biancalani?

Su questa notizia:

Ospite don Biancalani stupra ragazza in chiesa trasformata in centro accoglienza

Inutile dire cosa dovrebbero fare i locali con la canonica di Biancalani. Qualche toga rotta che se ne fotte di lasciare stupratori clandestini liberi di stuprare, potrebbe risentirsi.

**Lo Scandalo della Canonica: Quando la Chiesa e lo Stato Falliscono**

L’Italia è scossa da un episodio che non solo getta ombra sulla sicurezza pubblica ma solleva gravissime domande sulla responsabilità dello Stato, della Chiesa e di chi sostiene ciecamente la presenza indiscriminata di immigrati nel nostro paese. Nella parrocchia di Vicofaro a Pistoia, un luogo che avrebbe dovuto essere sinonimo di rifugio e protezione, si è consumata una violenza inaudita.

**Il Caso di Don Massimo Biancalani:**
Don Massimo Biancalani, noto per la sua attività nel business accoglienza, la cui canonica è da anni covo di spacciatori, ladri e stupratori si è trasformato in un simbolo di una gestione dell’immigrazione che è sfuggita di mano.

Ora, la canonica di Vicofaro, sotto la sua guida, è diventata il teatro di un crimine orribile: uno stupro commesso da un uomo di origine liberiana, che era stato liberato da un centro di permanenza per i rimpatri. Qui sorge la prima domanda: perché questo individuo, “clandestino” e con un passato che chiaramente non garantiva la sua affidabilità, è stato lasciato libero di circolare e addirittura ospitato in una parrocchia?

**La Responsabilità dello Stato:**
Il fallimento dello Stato è evidente. Il ministro responsabile dell’immigrazione ha dimostrato una totale incapacità di agire in modo efficace per tre anni consecutivi. L’incapacità di sgomberare una struttura che è stata più volte denunciata come luogo di spaccio e ora anche di violenza sessuale è semplicemente inaccettabile. Questo non è solo un problema di sicurezza pubblica, ma di gestione politica e di valori morali. Dove si trova ora la promessa di protezione e sicurezza per i cittadini italiani?

**La Chiesa e la sua Gestione dell’Accoglienza:**
La Chiesa, rappresentata da figure come don Biancalani, sembra aver perso la bussola della sua missione. Ospitare persone senza verificare adeguatamente la loro storia, il loro passato criminale, o le loro intenzioni, non è atto di carità, ma di irresponsabilità. La domanda è diretta: perché don Biancalani ha ritenuto di poter decidere unilateralmente di accogliere un individuo con un background così problematico? La sua chiesa è diventata un rifugio per il crimine piuttosto che per gli oppressi.

**Le Contraddizioni dell’Accoglienza:**
C’è un abisso tra l’ideale dell’accoglienza e la realtà delle sue conseguenze. Se l’accoglienza serve a promuovere l’integrazione e il rispetto della legge, allora come si giustifica la presenza di individui che non solo non rispettano le leggi italiane ma si rendono protagonisti di atti criminali di tale gravità?

**Conclusione:**
Questo incidente richiede azioni immediate. Don Massimo Biancalani deve essere ritenuto responsabile per aver creato un ambiente che ha favorito una tale tragedia. Le autorità vaticane, che hanno permesso questa gestione, devono rispondere delle loro azioni o mancanze. Ma soprattutto, lo Stato deve agire con fermezza, chiudendo quel “covo di Vicofaro” e rivedendo radicalmente le politiche di immigrazione. Non possiamo permettere che l’accoglienza si trasformi in una minaccia per la sicurezza delle nostre donne e delle nostre città. È ora di dire basta a questa follia, di proteggere i nostri cittadini e di smettere di mettere a rischio la nostra società in nome di un’accoglienza cieca e irresponsabile.

Perché stupratore clandestino viveva nella parrocchia di don Biancalani? ultima modifica: 2024-11-30T14:00:33+00:00 da V
V
By V novembre 30, 2024 14:00
Write a comment

No Comments

No Comments Yet!

Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.

Write a comment
View comments

Write a comment

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*