Poliziotti esasperati: giudici indagano noi invece di immigrati che vogliono ucciderci
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Poliziotti e Immigrazione: Il Rispetto della Legge Prima di Tutto
In un’Italia che affronta le complessità dell’immigrazione, le parole di Pasquale Griesi, segretario del sindacato FSP Polizia di Stato, offrono una riflessione necessaria non solo sulla sicurezza, ma anche sull’integrità del lavoro delle forze dell’ordine. Durante una discussione sul nuovo DDL Sicurezza presso la Regione Lombardia, Griesi ha sollevato preoccupazioni che meritano attenzione, soprattutto alla luce della situazione attuale.
Il punto critico: Griesi non ha solo denunciato gli episodi di violenza e guerriglia urbana a Milano, come nel quartiere del Corvetto, dove giovani immigrati musulmani hanno sfidato apertamente l’autorità. Ha anche messo in luce una questione cruciale, quella della giustizia verso chi è chiamato a mantenere l’ordine. Il poliziotto dice giustamente che sono stufi di essere indagati dai magistrati solo perché fanno il loro dovere. Questa frustrazione, espressa chiaramente, porta a riflettere su una possibile soluzione estrema: “fate lo sciopero delle scorte”.
La battaglia quotidiana delle forze dell’ordine non è solo contro il crimine ma anche contro un sistema che spesso li percepisce come i colpevoli anziché i difensori della legge. Griesi ha evidenziato come la difesa indiscriminata degli immigrati, anche quando commettono atti criminali, da parte di alcune fazioni politiche, crea un ambiente dove la legge viene messa in secondo piano rispetto a considerazioni ideologiche. Questo non è solo un rischio per la sicurezza pubblica ma anche un affronto alla missione e al sacrificio degli agenti di polizia.
Una critica necessaria: La critica di Griesi alla Commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa è significativa. Accusare l’Italia di razzismo e le sue forze di polizia di discriminazione senza riconoscere il contesto e la complessità del loro lavoro è, secondo Griesi, una distorsione della realtà. Con esempi pratici, ha sottolineato come il rispetto della legge non possa essere subordinato all’identità etnica: “Capita che fermiamo il rom che fa il furto, ora che cosa dovremmo fare noi? Appena si classifica come rom, gli diciamo ‘mi scusi, continui pure a fare quello che fa’?”.
Le forze dell’ordine italiane operano oggi in un clima dove sono spesso presunti colpevoli di razzismo o xenofobia, piuttosto che essere riconosciuti per il loro impegno nel mantenere l’ordine pubblico. Questo atteggiamento demoralizza chi mette a rischio la propria vita per la sicurezza della comunità e, paradossalmente, facilita l’ambiente in cui la criminalità può prosperare sotto la copertura di una falsa “vittimizzazione” etnica.
È tempo di riflettere seriamente su come si può supportare realmente chi mantiene la nostra sicurezza, garantendo loro il rispetto che meritano per il loro servizio, e non costringendoli a considerare azioni drastiche come lo sciopero delle scorte come unica via per essere ascoltati.
Ascoltate questo Poliziotto, Pasquale Griesi, Segretario del Sindacato FSP.
Dibattito sul nuovo DDL Sicurezza in Regione Lombardia. pic.twitter.com/cmyund9rnM
— Francesco 🇮🇹 (@SaP011) December 3, 2024
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