Nuovi italiani: ”Giusto picchiare la donna, lo vuole il Corano”
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L’Islamizzazione di Roma: Un Viaggio nella Realtà
Roma, culla della civiltà occidentale, è oggi scenario di una mutazione culturale che mette a repentaglio i valori fondanti della nostra società. Il fenomeno dell’islamizzazione non è più un’ombra lontana; è una realtà palpabile che si manifesta in dichiarazioni allarmanti come “Giusto picchiare la donna, lo vuole il Corano”. Questo non è un dibattito teologico, ma un’indicazione chiara della mentalità che si sta insinuando nella capitale.
È fondamentale chiarire: non esistono “comunità islamiche” in Italia. Qui ci sono solo ospiti islamici, e questa distinzione è vitale. Un ospite viene accolto per vivere in armonia con le regole della casa che lo ospita, non per imporre le sue. E non per imanere.
Roma, e l’Italia intera, non possono diventare un campo di battaglia ideologica dove si giustificano atti di violenza domestica o si promuovono visioni retrograde sulla condizione della donna.
Il Corano può dire molte cose, ma in Italia vige la nostra costituzione, le nostre leggi, i nostri principi di uguaglianza e rispetto reciproco. Accettare tali dichiarazioni è un pericoloso cedimento culturale. Non possiamo tollerare che un testo religioso scritto da un invasato convinto di parlare con il suo dio giustifichi la violenza contro le donne, o qualsiasi forma di violenza contro di noi.
Questo viaggio nella cosiddetta “comunità musulmana” di Roma non è un’esplorazione di diversità culturale; è una sveglia. È un invito a riflettere su come stiamo permettendo che le nostre città cambino volto, su come la nostra ospitalità venga scambiata per debolezza.
È tempo di riaffermare con forza che l’Islamizzazione non è una semplice integrazione, ma un tentativo di sovvertire la nostra civiltà.
Le religioni possono essere interpretate come si vuole, quel tizio trova giusto picchiare la donna perchè lui non è una donna… ma cosa è successo ad un suo fratello che la pensava come lui?
Nel ’09 ero a Varese dal barbiere, che mi chiese “ma cos’è questa storia che voi svizzeri non volete i minareti?”
li spiegai che le cose non stavano proprio così ma spuntò un convertito (sono i peggiori) che mi gridò fetidamente in faccia che “GLI SVIZZERI SONO TUTTI DEI MAIALI!”
Mi alzai in piedi superandolo di tutta la testa, lo guardai freddamente negli occhi e risposi “25 anni fa sono andato nella valle della Bekaa per sparare a voi teste di stracci, oggi posso farlo comodamente dalla finestra di casa mia!”
E lui, cagandosi improvvisamente addosso dalla paura: “eh, ma non si devono dire quelle cose lì!”
non ricordo bene chi e dove e come ma ricordo bene che un esponente politico (della Lega) sparse escrementi maiale su un terreno dove avrebbe dovuto sorgere una moschea…chissà come andò a finire?
Nel comasco qualche anno fa un agricoltore usò lo stesso metodo per allontanare gli zingari, che stranamente non apprezzarono la trovata e fuggirono, slittando con le loro caravan nel concime biologico doc…