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L’immigrazione illegale e la conseguente ondata di violenze sessuali. Le recenti rivelazioni e i dati statistici non lasciano spazio a dubbi; c’è una relazione diretta e inequivocabile tra gli sbarchi dei migranti e l’aumento degli stupri nel nostro paese.

Secondo un rapporto dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, un dato sconvolgente emerge dalla rotta del Mediterraneo centrale verso l’Italia: il 90% delle donne e delle ragazze che intraprendono questo viaggio disperato subisce violenze sessuali. Questo non solo mette in luce le atrocità commesse durante il viaggio, ma solleva gravi interrogativi sulla natura degli individui che arrivano sulle nostre coste.

La presenza di un così alto numero di vittime implica inevitabilmente che tra i migranti ci siano anche i perpetratori di questi crimini. Questi uomini, che hanno già dimostrato una disumanità senza pari, sbarcano in Italia, portando con sé non solo le loro storie di miseria ma anche una minaccia tangibile alla sicurezza delle nostre donne e bambini.

L’Incremento delle Violenze Sessuali: Dati e Realtà

I numeri parlano chiaro e non mentono. Nel 2023, una media di 6 stranieri ogni giorno sono stati arrestati o denunciati per violenza sessuale. Questo fenomeno è in crescita, con il 2024 che ha visto questa cifra salire a 8 stranieri al giorno solo nei primi sei mesi. Questi dati non sono semplici statistiche; rappresentano vite distrutte, famiglie spezzate e una società che sta perdendo la sua sicurezza.

Predisposizione allo Stupro: Una Tendenza Inquietante

Una disamina più approfondita delle nazionalità coinvolte rivela una tendenza che non può essere ignorata:

Marocchini: 272 arresti/denunce nel 2023, con una predisposizione allo stupro 11 volte maggiore rispetto agli italiani.
Tunisini: 129 arresti/denunce nel 2023, con una predisposizione 22 volte maggiore.
Pakistan: 147 arresti/denunce nel 2023, con una predisposizione 18 volte maggiore.

Ma è soprattutto tra gli immigrati irregolari che si osserva una tendenza ancora più allarmante: la predisposizione allo stupro è 27 volte maggiore rispetto agli italiani.

È una denuncia di una realtà che sta emergendo sempre più chiaramente attraverso i dati e i fatti di cronaca. La nostra società non può ignorare che tra coloro che giungono illegalmente, vi sono individui con una propensione alla violenza sessuale sproporzionatamente alta. Questo fenomeno richiede un’azione immediata, sia in termini di sicurezza che di gestione delle politiche migratorie.

L’Italia non può continuare a essere il banco di prova per l’integrazione a tutti i costi senza considerare i rischi reali e tangibili per la popolazione. La sicurezza delle nostre famiglie, delle nostre donne e dei nostri bambini deve essere al primo posto, e questo significa affrontare il problema dell’immigrazione con realismo, fermezza e, soprattutto, con la volontà di proteggere prima di tutto i nostri cittadini.

Le nostre politiche migratorie devono essere riviste, non solo per la gestione degli arrivi ma per garantire che chi entra nel nostro paese rispetti le nostre leggi e la dignità umana. Solo così possiamo sperare di arginare questa piaga che sta corrodendo la nostra società, una violenza sessuale alla volta.