Related Articles

• Massacrato a picconate dai migranti: “sono vivo per miracolo” 1 12.Dic
• Governo importa 10mila infermieri dall’India, rivolta infermieri italiani 1 01.Nov
• Cinema vietato al film sulla Segre per paura dei migranti islamici 2 12.Nov

La crisi in Italia?

Colpa del maschio adulto bianco.

Ci vogliono più “quote rosa” e #migranti. pic.twitter.com/JovVaUvw7E

— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 7, 2024

Il Declino dell’Eccellenza: Politiche Inclusive e il Caso Rosina

Negli ultimi anni, la retorica della “colpa del maschio adulto bianco” ha preso piede in molti dibattiti pubblici, spesso promossa da figure che si auto-proclamano esperti di inclusione. Tra questi, spicca il nome di Rosina, un personaggio che, ironia della sorte, è associato a colleghi che, con le loro politiche ‘inclusive’, hanno contribuito al declino di giganti industriali come Boeing.

Rosina, come molti altri, sostiene che per combattere presunti squilibri sociali, sia necessario aumentare le “quote rosa” e favorire l’immigrazione. Tuttavia, questa visione sembra ignorare le competenze e le qualifiche, preferendo un approccio che appare più ideologico che pratico. L’idea che la diversità di genere o etnica debba essere forzatamente imposta attraverso quote è demenziale come chi la propone.

Il caso di Boeing è emblematico: l’azienda ha affrontato numerosi problemi, tra cui incidenti aerei e critiche per la gestione interna, che alcuni attribuiscono a decisioni basate più su politiche di diversità forzata che su solide competenze tecniche. Rosina e simili “esperti” sembrano dimenticare che l’eccellenza in qualsiasi campo, inclusi quelli tecnici e scientifici, non può essere sacrificata sull’altare dell’inclusione forzata.

Questo approccio non solo rischia di compromettere la qualità dei prodotti e servizi ma, come sottolineato da molti critici, può anche portare a una forma di discriminazione al rovescio. Invece di promuovere un ambiente lavorativo basato sulle capacità individuali, si rischia di creare un sistema dove l’appartenenza a un gruppo demografico diventa il criterio principale di selezione.

L’esperienza dovrebbe insegnare che la vera inclusione non si ottiene con quote ma con opportunità eguali e meritocrazia. Le aziende, comprese quelle come Boeing, dovrebbero riflettere su come le politiche di diversità possano essere implementate senza compromettere la competenza e la sicurezza. La critica a Rosina e a chi condivide la sua visione è che, senza un cambiamento di rotta, si rischia di vedere ulteriori declini in settori dove l’eccellenza tecnica è essenziale.

In conclusione, la critica a Rosina e alle sue idee non è solo un attacco alla sua persona ma un richiamo alla necessità di un dibattito più maturo e basato sui fatti, dove l’inclusione non venga confusa con il compromesso della qualità e della sicurezza.