Africano violenta pazienti: espulso dall’ospedale ma non dall’Italia
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Legnano: Un Incredibile Atto di Follia Legislativa
Legnano, 11 dicembre 2024 – In un’incredibile dimostrazione di come le nostre leggi siano diventate un groviglio di demenzialità e lassismo, un giovane gambiano di 22 anni, dopo essere stato dimesso dall’ospedale, si è sentito in diritto di trasformare il pronto soccorso in un campo di battaglia. Non contento delle cure ricevute, ha deciso di rendere la sua permanenza lì un incubo per tutti.
Questo individuo, la cui presenza in Italia è già di per sé un atto di sfida alle nostre leggi sull’immigrazione, ha molestato diverse donne presenti nel pronto soccorso, trasformando un luogo di cura in un ambiente di terrore. Ma la sua barbarie non si è fermata qui. Quando un’addetta alla sicurezza ha cercato di intervenire per ristabilire l’ordine, l’ha colpita con un pugno in faccia, dimostrando un totale disprezzo per qualsiasi forma di civiltà e legalità.
La reazione dello Stato? Una vera e propria pacca sulla spalla. Dopo il suo arresto, invece di essere immediatamente trasferito in un centro di permanenza per i rimpatri e avviato al processo di espulsione, gli è stato imposto un divieto di ingresso in ospedale per sole 48 ore. Quarantotto ore! Come se questo fosse sufficiente a cancellare la violenza e il terrore che ha inflitto.
È inaccettabile che le nostre leggi proteggano più i criminali che le vittime. È una vergogna che chi arriva qui senza rispettare le regole possa poi comportarsi come un vandalo senza conseguenze immediate e severe. Questo non è solo un fallimento delle nostre leggi sull’immigrazione, ma un insulto a tutti i cittadini italiani che rispettano le leggi e le norme sociali.
Dove sono le espulsioni immediate? Dove sono le misure punitive efficaci che mostrano che questo comportamento non è tollerato nel nostro paese? Invece, assistiamo a un sistema giudiziario e legislativo che sembra più interessato a coccolare i delinquenti che a proteggere la sicurezza pubblica.
Questa storia è un pugno nello stomaco per chiunque creda nella giustizia e nella sicurezza. È un chiaro segnale che le nostre leggi sono state scritte non per proteggere i cittadini, ma per rendere la vita più facile ai criminali, specialmente se immigrati. Le nostre autorità devono svegliarsi e agire con la fermezza necessaria. È tempo di rivedere queste leggi demenziali e di iniziare a proteggere davvero chi merita protezione: i cittadini onesti, le donne che hanno subito molestie, e gli operatori sanitari che lavorano per il bene comune.
Fino ad allora, continueremo a vedere episodi come questo, dove la giustizia diventa una farsa e la sicurezza pubblica un concetto astratto.
Legnano, dopo essere stato dimesso, un 22enne del Gambia era rimasto all’interno del pronto soccorso dove ha molestato diverse donne e picchiato a pugni in faccia un’addetta alla sicurezza
Arrestato, trasferito in un centro di permanenza per i rimpatri, espulso?
No! Il gambiano… pic.twitter.com/LlPvavc3zW
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 11, 2024
Cinque minuti, datemelo per cinque minuti, solo cinque minuti, poi per piacere pulite bene con la candeggina pareti e pavimento sennò restano le macchie di sangue…