Nella mattinata di venerdì 13 dicembre, i Carabinieri della Stazione di Ponteginori hanno arrestato un 32enne straniero per resistenza a Pubblico Ufficiale aggravata. Un militare di servizio in Caserma, in procinto di iniziare il proprio turno giornaliero, è stato allertato tramite l’utenza fissa e ha disarmato e arrestato l’uomo che si aggirava in centro con un coltello.
Carabiniere ferma immigrato armato di coltello a caccia di italiani
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Invasione straniera e l’ombra del caso Ramy: Cosa accadrebbe se i Carabinieri smettessero di intervenire?
La nostra nazione sta affrontando un’ondata di criminalità che sembra crescere di pari passo con l’immigrazione incontrollata. La cronaca di oggi ci offre un esempio lampante di questa situazione: nella mattinata di venerdì 13 dicembre, i Carabinieri di Ponteginori hanno arrestato un 32enne straniero per resistenza a Pubblico Ufficiale aggravata. Questo episodio, però, ci porta a riflettere su un futuro inquietante: cosa succederebbe se i nostri Carabinieri, come nel caso Ramy, avessero paura di intervenire per timore di essere poi indagati da un magistrato?
Un militare, non ancora in uniforme ma con un senso del dovere incrollabile, ha risposto alla chiamata di un cittadino che segnalava un uomo armato di coltello nel centro del paese. Questo Carabiniere, con una professionalità e un coraggio che oggi sembrano rari, ha affrontato una situazione potenzialmente letale. Ha mantenuto la calma, ha adottato strategie di sicurezza per proteggere sia sé stesso che i civili presenti, riuscendo infine a disarmare e arrestare l’individuo.
Ma riflettiamo: cosa sarebbe successo se, come nel caso di Ramy Elgaml, dove la paura delle conseguenze legali ha potuto condizionare l’intervento delle forze dell’ordine, questo Carabiniere avesse esitato? Ramy, un giovane di 19 anni, è morto durante un inseguimento dai Carabinieri, sollevando dubbi e critiche sul comportamento delle forze dell’ordine. Oggi, con il ricordo di Ramy ancora fresco, si teme che simili tragedie possano inibire l’azione dei nostri tutori dell’ordine.
Il Carabiniere di Ponteginori, dimostrando una lucidità e una fermezza esemplari, è riuscito a gestire una situazione che avrebbe potuto degenerare. Ma quanti altri episodi come questo potremmo vedere se i nostri Carabinieri temessero di essere criminalizzati per aver fatto il loro dovere?
L’uomo arrestato è stato trattenuto in attesa dell’udienza, dove il suo arresto è stato convalidato e disposta la custodia cautelare in carcere. Questo dovrebbe essere un monito: la legge deve proteggere chi la fa rispettare, non ostacolarli. L’immigrazione, spesso non regolamentata, porta con sé non solo sfide sociali ma anche un aumento del crimine. Se le forze dell’ordine iniziano a temere per il proprio destino legale più che per la sicurezza pubblica, stiamo davvero permettendo a una minoranza di cambiare non solo il volto del nostro paese ma anche la sua sicurezza.
È ora di chiedersi: vogliamo una nazione dove i Carabinieri intervengono con paura o con la certezza di essere sostenuti dalla legge e dalla giustizia? La risposta sembra chiara, ma l’azione è ancora tutta da vedere.
Si aggira in centro con un coltello: disarmato e arrestato da un Carabiniere fuori servizio
Pubblicato il 14 Dicembre 2024
ma lo sapete dov’è Ponteginori? Vicino Volterra, nei luoghi dove Carlo Cassola ha ambientato molte sue storie. Toscana che più Toscana non ce n’è.. un posto dove si poteva lasciare la porta aperta…anche lì sono arrivati…accaddio…! Ma non ce ne libereremo mai…mai…!!!! gloria a chi ha voluto le stazioni dei carabinieri sul territorio più di un secolo fa…
Onore a questo carabiniere, grande uomo!
Mentre la sinistra e’ schifosi vermi, traditori della patria e senza dignita’!