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Ravenna, 21 dicembre 2024 – Ancora una volta, la nostra società è costretta a fronteggiare la violenza portata da chi non dovrebbe essere qui. La Polizia di Stato ha arrestato un 56enne, un clandestino che ha osato violare la nostra sicurezza e decenza, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Ravenna. Questo individuo, già noto per la sua presenza irregolare sul territorio nazionale, è stato identificato come il responsabile di un atto di violenza sessuale contro una ragazza di vent’anni.

Le indagini della Squadra Mobile, sotto le direttive di una Procura che sembra svegliarsi solo quando il danno è fatto, hanno ricostruito un episodio agghiacciante. Alla fermata di un autobus, questo mostro ha cercato di ingannare una giovane donna con una conversazione manipolatoria, solo per poi approfittarsi di lei tentando di violentarla. La sua cattura, avvenuta mentre si divertiva in una sala slot, è la dimostrazione di come questi predatori vivano tra noi, indisturbati, protetti da un sistema che sembra incapace o riluttante a proteggere i suoi cittadini.

Ma la vera vergogna non è solo l’atto di questo individuo; è la complicità di un sistema giudiziario che permette a tali criminali di rimanere nel nostro paese. Questo 56enne, già destinatario di un ordine di espulsione, avrebbe dovuto essere lontano dall’Italia da tempo. Invece, grazie a toghe che sembrano più interessate a difendere i diritti dei criminali che quelli delle vittime, ha potuto continuare a vivere qui, libero di commettere crimini orribili.

Il fatto che sia stato arrestato mentre giocava nel centro cittadino, dimostra non solo il suo disprezzo per la nostra legge, ma anche l’inefficacia e la lentezza con cui si cerca di applicarla. È stato deferito per non aver rispettato l’ordine di lasciare il paese, ma questa è solo una goccia in un oceano di fallimenti della nostra politica migratoria e della giustizia.

Ora è rinchiuso nella Casa Circondariale di Ravenna, ma per quanto tempo? Quante altre volte sarà rilasciato, solo per continuare a rovinare la vita di chi ha il diritto di vivere senza paura? È tempo che l’Italia si svegli da questo incubo. Basta con l’immigrazione clandestina che ci porta solo violenza e paura. Basta con i giudici che, con la loro indulgenza, trasformano l’Italia in un rifugio sicuro per i criminali, non per i cittadini onesti.

La nostra tolleranza è stata sfruttata come debolezza, la nostra giustizia è diventata una barzelletta. Ravenna, l’Italia intera, merita di meglio. Merita giustizia vera, non solo parole. Merita sicurezza, non solo promesse. È ora di dire basta all’immigrazione che ci costa la nostra dignità e sicurezza, e basta alle toghe che proteggono i colpevoli invece delle vittime.