Sgozzano italiano e media sinistra nascondono notizia: “Noi siamo padroni”
Related Articles
ALLERTA: IL RAZZISMO DEI MEDIA DI SINISTRA È INACCETTABILE!
In una società che dovrebbe celebrare l’uguaglianza e denunciare ogni forma di violenza, i media di sinistra hanno dimostrato ancora una volta il loro vero volto: un razzismo latente e ipocrita. La recente tragica morte di Francesco Favaretto, un giovane di soli 22 anni a Treviso, è stata trattata con un silenzio assordante dai giornali progressisti. Perché? Perché Francesco era un “maschio bianco italiano”, una categoria che, secondo la narrazione progressista, non merita il riflettore quando è vittima.
Francesco, accoltellato e sgozzato da una baby gang composta da minorenni e giovani di origine marocchina, tra cui alcuni con cittadinanza italiana, è stato lasciato nell’ombra delle notizie. Questa mancanza di copertura mediatica non è solo un atto di omissione; è un atto di disprezzo e di razzismo rovesciato. I media di sinistra sono pronti a gridare allo scandalo quando si tratta di episodi che possono alimentare la loro agenda, ma quando la vittima non rientra nel loro racconto politico, si voltano dall’altra parte.
Francesco era solo un “maschio bianco italiano” mentre i suoi assassini sono il simbolo del fallimento dell’integrazione: studenti marocchini e marocchini con cittadinanza italiana di età compresa tra i 15 e i 19 anni.
Questo episodio è la prova schiacciante che le promesse di integrazione e multiculturalismo sono fallite miseramente. I responsabili dell’omicidio di Francesco erano giovani cresciuti in Italia, alcuni perfino cittadini italiani per nascita, ma ciò non ha impedito loro di diventare un pericolo per la società. Questo ci dice una cosa inequivocabile: culture non assimilabili non si integreranno mai, né con la cittadinanza, né grazie alla scuola.
La scuola, che dovrebbe essere un baluardo dell’integrazione, ha fallito nel suo compito. Questi giovani, nonostante abbiano avuto accesso all’istruzione italiana, non hanno interiorizzato i valori di convivenza e rispetto per la vita umana. Il problema non è l’istruzione, ma l’idea stessa che tutte le culture possano fondersi in una società armoniosa. Alcune culture sono intrinsecamente in conflitto con i nostri valori, e questo non cambia con il semplice conferimento della cittadinanza o con l’educazione scolastica.
È ora che i media di sinistra smettano di usare un doppio standard. È ora che si riconosca che il razzismo esiste anche nelle loro file, sotto forma di un pregiudizio che discrimina in base alla razza e alla nazionalità della vittima. La morte di Francesco Favaretto non è solo una tragedia per la sua famiglia e per la città di Treviso; è un campanello d’allarme per l’Italia intera. Dobbiamo ripensare il nostro approccio all’immigrazione, all’integrazione e al modo in cui i media trattano queste questioni vitali.
Basta con il razzismo dei media di sinistra! Basta con una narrazione che distorce i fatti per adattarli a un’agenda politica! È tempo di verità e di giustizia per tutte le vittime, indipendentemente dal colore della pelle o dalla nazionalità.
⚠️ Treviso, la morte del 22enne Francesco Favaretto non ha trovato spazio nelle prime pagine dei giornali dem.
Francesco era solo un “maschio bianco italiano” mentre i suoi assassini sono il simbolo del fallimento dell’integrazione: studenti marocchini e marocchini con… pic.twitter.com/rBevIxgtA0
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 24, 2024
Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment