E’ stato attacco islamico, erano in Piazza Duomo per stuprare le donne ‘infedeli’
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L’Ombra Oscura del Capodanno a Milano: L’Islamizzazione e l’Immigrazione di Seconda Generazione Sotto Accusa
La notte di Capodanno a Piazza Duomo si è trasformata in un incubo per le donne, vittime di un fenomeno che ora la magistratura ha iniziato a considerare con serietà: il “taharrush gamea”, una pratica barbarica di origine islamica che ha già fatto parlare di sé in altre parti d’Europa, come a Colonia nel 2016. Questo episodio non è solo un atto di violenza isolata; è un segno inquietante dell’islamizzazione e del fallimento dell’integrazione delle generazioni successive degli immigrati.
Un Capodanno di Orrore
La procura di Milano, con un’indagine d’ufficio, ha messo sotto la lente d’ingrandimento le molestie sessuali avvenute contro sei turisti belgi, quattro ragazze e due ragazzi. Secondo gli inquirenti, questi atti orribili potrebbero essere il risultato del fenomeno della “taharrush gamea”, ossia “molestie collettive”, un segno di disprezzo e sottomissione verso le donne, tipico del fondamentalismo islamico.
Cos’è il “Taharrush Gamea”?
Il “taharrush gamea” è una pratica inquietante in cui gruppi di uomini circondano e molestano donne in luoghi pubblici affollati, spesso durante eventi di massa. Questo rituale, tristemente noto per essere stato documentato per la prima volta in Egitto nel 2005, è stato utilizzato come strumento di terrore e punizione contro le donne che osano partecipare alla vita pubblica.
In piazza Duomo, come testimoniato da una delle vittime, la situazione è degenerata rapidamente: “Ero circondata da una quarantina di uomini. Se non fosse stato per un italiano coraggioso che ha trascinato via me e sua moglie, non so cosa sarebbe successo”. Questo racconto agghiacciante mostra non solo il pericolo a cui sono state esposte le vittime ma anche il coraggio di chi ha cercato di intervenire.
L’Immigrazione di Seconda Generazione: Un Fallimento dell’Integrazione
La presenza di giovani di seconda generazione tra gli aggressori solleva un allarme ancora più grande. L’immigrazione di seconda generazione, anziché portare ad una vera integrazione, ha spesso creato enclavi culturali che rifiutano di assimilarsi, mantenendo e promuovendo un’agenda islamica che è incompatibile con i valori occidentali. Questi giovani, nati o cresciuti in Italia, sembrano percepire l’Italia come un terreno di conquista culturale e religiosa.
Una Chiamata all’Azione
Bisogna agire duramente contro questa islamizzazione strisciante:
Stop all’immigrazione incontrollata da paesi a rischio di radicalizzazione.
Rivedere le politiche di cittadinanza per evitare che la concessione della cittadinanza diventi uno strumento di islamizzazione.
Educazione e controllo per contrastare l’influenza delle scuole coraniche e delle moschee che predicano valori incompatibili con i nostri.
Sicurezza e prevenzione nelle nostre città durante eventi pubblici, per evitare che simili attacchi si ripetano.
L’Italia non può diventare un campo di battaglia per ideologie che non rispettano la nostra civiltà. Dobbiamo essere duri, determinati e senza compromessi nel difendere la nostra cultura, la nostra sicurezza e il nostro modo di vivere. La questione non è più solo di integrazione; è di sopravvivenza culturale e sociale.
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