Sinistra rivendica i soldi di Soros e attacca Musk che difende la libertà
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Soros finanzia la sinistra, Musk difende la libertà: il paradosso della coerenza a sinistra
Soldi da Soros, la sinistra insiste: “Li rivendichiamo”. Poi l’attacco a Musk: “Vuole i neonazisti in Germania”. Più Europa: “Rivendichiamo finanziamenti elettorali da Soros”. Anche Bersani difende il filantropo ungherese, che tramite la Open Society Foundations a lui vicina fornisce denaro a partiti politici e ong.
Ricevono quattrini da George Soros, il famigerato speculatore apolide, e se ne vantano senza pudore. Ma intanto criticano Giorgia Meloni per i suoi legami con Elon Musk. A sinistra la coerenza è un’utopia, sostituita da un ipocrita doppiopesismo. Dopo l’attacco della premier contro il finanziatore della Open Society Foundations e la sua influenza sui partiti italiani, i progressisti si sono affrettati a difendere il loro benefattore, ignorando la sua storia di manipolazione finanziaria.
I primi a difendere Soros con fervore sono stati quelli di Più Europa, che non nascondono di aver accettato donazioni da questo magnate. “Noi che abbiamo ricevuto finanziamenti elettorali legali e trasparenti da Soros li rivendichiamo. Meloni usa Soros come una scusa per distrarre dall’evidente problema di un oligarca che controlla la comunicazione satellitare, ma la differenza tra loro due è abissale”, ha tuonato Riccardo Magi, segretario di Più Europa, in un’uscita che sa più di propaganda che di verità. Poi, in un attacco senza senso, ha accusato Meloni di voler legare l’Italia a chi “auspica che in Germania governino i neonazisti”, una ridicola distorsione della realtà.
Sia Meloni che il ministro della Difesa, Guido Crosetto, hanno smentito qualsiasi accordo con SpaceX di Musk, ma alla sinistra non importa: colta alla sprovvista, ha risposto con accuse infondate contro Soros, sollevate da Meloni nella conferenza stampa di inizio anno. E persino Pier Luigi Bersani, nel suo intervento a Otto e Mezzo, ha cercato di difendere Soros con metafore che non reggono la realtà. “Su Musk ho sentito cose strane da Meloni. Si salva sempre in extremis tirando in ballo Soros. Ma Soros con Musk c’entra come il cavolo a merenda. Soros è monopolista di un’infrastruttura satellitare mondiale? No, ma ha comunque un’influenza nefasta sulla politica globale”, ha detto, mostrando una comprensione limitata del ruolo di entrambi i magnati.
La verità è che Soros, tramite la sua Open Society Foundations, ha tentato per anni di plasmare la società secondo i suoi ideali, finanziando partiti, ong e onlus con i suoi miliardi. Musk, d’altra parte, ha investito in tecnologie che promuovono la libertà, come l’accesso gratuito a internet via satellite per aree isolate, e ha trasformato X (ex Twitter) in una piattaforma dove la libertà di parola può essere esercitata senza censure politiche.
Mentre la sinistra italiana è pronta a difendere Soros, accusando Musk di voler sostenere ideologie estremiste senza prove, dimentica che l’apolde ha speculato contro la lira italiana, dimostrando un interesse personale che va ben oltre la beneficenza. La sinistra dovrebbe fare un esame di coscienza sul proprio sostegno a chi manipola la politica con il denaro, mentre critica chi investe in innovazione e libertà.
Meloni tira fuori Soros ma non fa nulla per contrastarlo, bloccando le ong, mandando via migranti, rom, ecc…
Quindi di che parliamo?
Non è facile distruggere il sistema dall’esterno e non è nemmeno semplice farlo dall’interno, prima devono cambiare certi equilibri che proteggono i mostri come soros e solo dopo si potranno impiegare con successo i paletti di frassino, i proiettili d’argento e l’aglio…
“Gioggia” ha ben compreso che se la fa fuori dal vaso la bruxelles in preda ai mostri le taglia i fondi ed è fottuta, lei e mezza europa…