Può violentare donne italiane perché per i giudici è “incapace di intendere”
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Era stato arrestato nei mesi scorsi, accusato di aver massacrato di botte un ottantenne titolare di un bar a Perugia. Prima di questo, aveva molestato una donna, ma le toghe pro-immigrati lo avevano assolto per “incapacità di intendere e di volere”. E ora, con la stessa scusa, lo assolvono di nuovo! Questo cittadino straniero di 37 anni, secondo una sentenza con motivazioni rese note solo ora, ha agito in modo barbaro.
Partiamo dai fatti di giugno scorso: quella mattina, il gestore ha chiesto all’impaziente straniero di aspettare l’apertura del bar, ma lui non l’ha presa bene. Ha dato in escandescenze, e l’anziano, spaventato, si è barricato dentro con la moglie, ma è stato tutto inutile. Questo trentasettenne ha sfondato la porta a vetri con una sedia e ha colpito l’ottantenne più volte, facendolo cadere a terra. Solo grazie all’intervento della moglie si è evitato il peggio. L’anziano è finito in ospedale con fratture multiple, tra cui quella dell’omero destro e del naso, oltre a un trauma cranico.
Arrestato, l’aggressore è stato però assolto ancora una volta con la scusa dell’incapacità di intendere e di volere, diagnosticata come schizofrenia cronica paranoidea. Ma come può essere giustificato che un individuo capace di causare tanto dolore sia libero di girare tra di noi, potenzialmente capace di stuprare donne italiane e picchiare chi tenta di difenderle, solo perché “incapace di intendere”?
Il giudice ha riconosciuto questa “incapacità”, ma cosa significa per noi italiani? Che dobbiamo vivere nella paura? Questo soggetto, affetto da un disturbo paranoide, non è in grado di controllare i propri impulsi violenti, eppure lo mandano in una Rems per soli due anni. È questa la giustizia che vogliamo? È questo il rispetto per i nostri anziani, per le nostre donne? È tempo che il sistema giudiziario smetta di proteggere i criminali immigrati e inizi a proteggere i cittadini italiani!
“Incapace di intendere”: Assoluzione a Perugia
A Perugia, un trentasettenne a processo con l’accusa di aver massacrato di botte un uomo la fa franca. Era già stato assolto con la medesima motivazione dall’accusa di aver molestato una donna.
Il giudice ha riconosciuto l’incapacità di intendere e di volere dell’imputato, affetto da schizofrenia cronica paranoidea, e ha disposto il suo trasferimento in una Rems per due anni.
Fonte: MSN
io direi che il delinquente venga trasferito a forza in casa del giudice che così potrà assaporare l’ebbrezza dell’incapacità di intendere e volere. Dopo qualche giorno vediamo se il giudice cambia idea …..
E il giudice risponde immediatamente “ECCHE’ SO’ SCEMO, IO?”