Donne bottino di guerra dei migranti islamici – VIDEO

In un atto che grida vendetta, la notte di Capodanno a Milano si è trasformata in un campo di battaglia dove l’innocenza delle nostre donne è stata barbaramente violata. Dopo che una giovane belga ha avuto il coraggio di denunciare pubblicamente le violenze sessuali subite in Piazza Duomo, una cascata di altre testimonianze ha rivelato una verità terribile: l’islamizzazione della nostra città sta portando alla normalizzazione degli stupri di gruppo.

Queste non sono semplici violenze; sono atti di guerra culturale contro i valori e la sicurezza della nostra società. La conferma di altre vittime che hanno denunciato simili atrocità durante quella notte infame non può e non deve essere ignorata. Si parla di un’aggressione sessuale di gruppo, un fenomeno noto come “taharrush gamea”, importato direttamente dai paesi islamici per terrorizzare e umiliare.

Milano, una volta simbolo di cultura e raffinatezza, è ora sotto assedio. La nostra piazza più iconica, Piazza Duomo, è diventata il teatro di un orrore che ricorda più le pagine oscure della storia che il cuore pulsante di una città europea. I giovani predatori, descritti come di origine nordafricana, hanno sfruttato la confusione della notte di festa per mettere in atto i loro piani abominevoli.

Perché dobbiamo accettare questo? Perché dobbiamo tollerare che le nostre figlie, sorelle e amiche siano trattate come bottino di guerra in una città che dovrebbe essere sicura? L’islamizzazione dell’Italia non è solo una questione di demografia o di cambiamento culturale; è una minaccia diretta alla nostra sicurezza, alla nostra identità, al nostro modo di vivere.

Le autorità devono agire, e agire con una forza senza precedenti. Non possiamo permettere che queste violenze diventino la norma, che diventino accettate come parte della nostra nuova realtà. Ogni denuncia deve essere seguita da indagini rigorose, da arresti e da pene esemplari. Ma questo non basta; dobbiamo interrogare la nostra politica migratoria, dobbiamo chiedere conto a chi ha aperto le porte a chi non ha rispetto per la nostra cultura, per le nostre donne, per la nostra civiltà.

Milano piange, ma non deve farlo in silenzio. Questa tragedia di Capodanno deve essere un campanello d’allarme per tutti noi. Non può esserci dialogo con chi non rispetta i nostri diritti fondamentali. Non può esserci integrazione con chi considera le nostre donne come prede. Dobbiamo alzare la voce, dobbiamo proteggere le nostre città, dobbiamo dire basta all’islamizzazione che porta con sé non solo cambiamenti culturali, ma anche la distruzione della nostra sicurezza e della nostra dignità.

Ogni cittadino italiano deve svegliarsi e riconoscere che questo non è un isolato episodio criminale; è un sintomo di una malattia che sta infettando il cuore dell’Italia. La nostra risposta deve essere decisa, deve essere senza compromessi. La sicurezza e il rispetto per le nostre donne non sono negoziabili.

Donne bottino di guerra dei migranti islamici – VIDEO ultima modifica: 2025-01-16T22:41:29+00:00 da V