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Nei circoli PD si incitano i migranti islamici alla rivolta contro gli italiani. Come in Piazza Duomo. Il partito degli invasori da mettere fuorilegge.

“Maranza di tutto il mondo, unitevi! – Per un’alleanza dei barbari delle periferie” è il titolo del libro dell’autrice Houria Bouteldja che, come dice la sintesi offerta dal centro sociale Foa Boccaccio, quello di Ilaria Salis, “offre spunti luminosi per avviare una conversazione urgente e necessaria”. “In un mondo governato da ricchi bianchi”, scrive ancora il centro sociale, “l’autrice suggerisce un’alleanza tra beaufs et barbares, ‘bifolchi’ e ‘barbari’, ovvero la classe proletaria bianca e quella composta da persone ‘bipoc’ (black, indigenous, people of color). Non crediamo nella perfezione, ma in interazioni imperfette e alleanze impreviste”. Nella prefazione del libro si legge, invece, che è “è un appello dalle banlieue francesi alle periferie globali a una lotta di liberazione dei maranza, categoria che accomuna i giovani delle nuove ‘classi pericolose'”.

La decisione del Pd di facilitare la presentazione di un libro così provocatorio e divisivo come quello di Houria Bouteldja è estremamente preoccupante. Il titolo stesso, “Maranza di tutto il mondo, unitevi! – Per un’alleanza dei barbari delle periferie”, sembra un chiaro richiamo alla rivoluzione, un invito alla rivolta degli immigrati contro gli autoctoni. Questo non è solo un libro; è un manifesto che incita alla violenza e all’anarchia.

È allarmante che il Pd abbia permesso che il loro circolo a Monza ospitasse un tale evento, anche se, come sostiene Sarah Brizzolara, il partito non era direttamente coinvolto nell’organizzazione. La concessione dello spazio a un centro sociale noto per attività controverse e irregolari è di per sé un atto di irresponsabilità politica.

Brizzolara cerca di giustificare questa follia parlando di disagio sociale e di diritti negati ai giovani, ma queste sono scuse patetiche per coprire un’agenda più pericolosa.

Il clima politico è già carico di tensione, e gesti come questo da parte del Pd rischiano di scatenare una tempesta. Andrea Arbizzoni di Fratelli d’Italia ha ragione a sottolineare che non si tratta solo di diritti, ma anche di doveri. L’Italia è degli italiani, non di chi cerca di sovvertirla dall’interno con ideologie estreme e pericolose. È tempo che il Pd risponda delle sue azioni e comprenda le conseguenze di queste scelte.