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Non una parola sulle vittime dei suoi immigrati. Di quelli che le strutture della sua multinazionale dell’accoglienza ospitano a spese dei contribuenti.

L’Italia è sotto attacco, non da invasori armati, ma da una strategia di sostituzione etnica che ha trovato il suo portavoce più subdolo in Bergoglio, il Papa abusivo. Durante l’ennesima comparsata televisiva con il milionario Fazio, si è discusso di nuovo dei migranti, con Francesco che spaccia la sua ricetta di integrazione come una soluzione divina. Ma questa non è integrazione; è una versione moderna e insidiosa del genocidio, una sostituzione etnica che ricorda la Conferenza di Wannsee, dove i nazisti pianificarono l’Olocausto. Solo che questa volta, il metodo non è il gas, ma l’immigrazione di massa, una forma di genocidio culturale e demografico.

Bergoglio, con la sua retorica nauseante, ci vuol far credere che l’Argentina sia un esempio da seguire. Ma l’Argentina è stata colonizzata dopo lo sterminio delle popolazioni indigene, un chiaro esempio di sostituzione etnica. E ora, con la sua benedizione, si vuole ripetere la stessa operazione in Italia, trasformando il nostro paese in un campo di prova per la cancellazione della nostra identità. Si parla di risolvere l’inverno demografico con un’inondazione di migranti, ma chi può credere che questa soluzione non porti con sé un disastro sociale, economico e di sicurezza, specialmente al Sud, già martoriato da problemi innumerevoli? E che dire del plauso a don Barcone, al secolo Mattia Ferrari, trafficante umanitario in tonaca di Mediterranea Saving Humans che alimenta questo caos migratorio, un complice nel piano di sostituzione etnica di Bergoglio?

Il Papa non solo promuove questa sostituzione, ma lo fa con ipocrisia, denunciando i piani di deportazione negli Stati Uniti come una “disgrazia”. Tuttavia, ignora completamente le implicazioni di sicurezza, economia e coesione sociale che una tale politica migratoria comporta. Bergoglio e Fazio, due figure che si ergono su un piedistallo di presunta moralità, senza mai affrontare le complessità e le conseguenze reali delle loro proposte di “integrazione”.

Ma la verità è ancora più sconcertante: Bergoglio promuove una sostituzione non solo di persone ma di intelligenza. Insinuare che si possa sostituire senza danni una popolazione con un QI medio di 105 con un’altra che ha un QI medio di 65 è pura follia. È l’equivalente di un esperimento sociale distopico, un DEI (Diversity, Equity, Inclusion) con gli steroidi, che mira a ridurre la capacità intellettuale e culturale di una nazione. Pensate, davvero, di sostituire Mario con Mohammed e avere poi l’attuale qualità della vita in Italia? Se importi l’Africa diventi l’Africa.

Bergoglio ha difeso il suo sottoposto che ospita noti delinquenti:

Migranti di don Biancalani minacciano di violentare le donne anziane

L’Italia deve svegliarsi. Dobbiamo respingere questo nuovo tipo di genocidio, questa sostituzione etnica che minaccia di cancellare la nostra identità, la nostra cultura, la nostra stessa esistenza come popolo. È tempo di dire no alla propaganda di Bergoglio e Fazio, di proteggere la nostra nazione e il nostro futuro da chi vuole farci scomparire sotto il peso dell’immigrazione di massa.